Papa Francesco: basta con la guerra e la violenza!

Ph. Vatican Media

ROMA\ aise\ - “Basta con la guerra, basta con gli attacchi, basta con la violenza! Sì al dialogo e sì alla pace!”. Questo l’accorato appello di Papa Francesco al termine della recita del Regina Caeli, ieri, 14 aprile, in piazza San Pietro. Di fronte a fedeli e pellegrini, Bergoglio ha espresso “preoccupazione” e “dolore” per “le notizie giunte nelle ultime ore sull’aggravamento della situazione in Israele a causa dell’intervento da parte dell’Iran”. Il Papa ha chiesto che “si fermi ogni azione che possa alimentare una spirale di violenza col rischio di trascinare il Medio oriente in un conflitto bellico ancora più grande”. Poi ha aggiunto: “nessuno deve minacciare l’esistenza altrui. Tutte le nazioni si schierino invece da parte della pace e aiutino gli israeliani e i palestinesi a vivere in due Stati, fianco a fianco, in sicurezza. È un loro profondo e lecito desiderio ed è un loro diritto! Due Stati vicini”. E ancora: “si giunga presto ad un cessate il fuoco a Gaza e si percorrano le vie del negoziato, con determinazione. Si aiuti quella popolazione, precipitata in una catastrofe umanitaria, si liberino subito gli ostaggi rapiti mesi fa! Quanta sofferenza! Preghiamo per la pace”.
Durante il Regina Caeli, Francesco ha illustrato il passo del Vangelo che “ci riporta alla sera di Pasqua. Gli apostoli sono riuniti nel cenacolo, quando da Emmaus tornano i due discepoli e raccontano il loro incontro con Gesù. E mentre esprimono la gioia della loro esperienza, il Risorto appare a tutta la comunità. Gesù arriva proprio mentre stanno condividendo il racconto dell’incontro con Lui. Questo mi fa pensare che è bello condividere, è importante condividere la fede. Questo racconto ci fa pensare all’importanza di condividere la fede in Gesù risorto”.
“Ogni giorno siamo bombardati da mille messaggi”, ha osservato il Pontefice. “Parecchi sono superficiali e inutili, altri rivelano una curiosità indiscreta o, peggio ancora, nascono da pettegolezzi e malignità. Sono notizie che non servono a nulla, anzi fanno male. Ma ci sono anche notizie belle, positive e costruttive e tutti sappiamo quanto fa bene sentirsi dire cose buone e come stiamo meglio quando ciò accade. Ed è bello pure condividere le realtà che, nel bene e nel male, hanno toccato la nostra vita, così da aiutare gli altri. Eppure c’è una cosa di cui spesso facciamo fatica a parlare. Facciamo fatica a parlare di che? Della più bella che abbiamo da raccontare: il nostro incontro con Gesù. Ognuno di noi ha incontrato il Signore e facciamo fatica a parlarne. Ciascuno di noi potrebbe dire tanto in proposito: vedere come il Signore ci ha toccato e questo condividerlo, non facendo da maestro agli altri, ma condividendo i momenti unici in cui ha percepito il Signore vivo, vicino, che accendeva nel cuore la gioia o asciugava le lacrime, che trasmetteva fiducia e consolazione, forza ed entusiasmo, oppure perdono, tenerezza. Questi incontri, che ognuno di noi ha avuto con Gesù, condividerli e trasmetterli. È importante fare questo in famiglia, nella comunità, con gli amici. Così come fa bene parlare delle ispirazioni buone che ci hanno orientato nella vita, dei pensieri e dei sentimenti buoni che ci aiutano tanto ad andare avanti, anche degli sforzi e delle fatiche che facciamo per capire e per progredire nella vita di fede, magari pure per pentirci e tornare sui nostri passi. Se lo facciamo, Gesù, proprio come è successo ai discepoli di Emmaus la sera di Pasqua, ci sorprenderà e renderà ancora più belli i nostri incontri e i nostri ambienti”.
“Proviamo allora a ricordare, adesso, un momento forte della nostra vita, un incontro decisivo con Gesù”, è stato l’invito di Papa Francesco. “Ognuno lo ha avuto, ognuno di noi ha avuto un incontro con il Signore. Facciamo un piccolo silenzio e pensiamo: quando io ho trovato il Signore? Quando il Signore si è fatto vicino a me? Pensiamo in silenzio. E questo incontro con il Signore, l’ho condiviso per dare gloria proprio al Signore? E anche, ho ascoltato gli altri, quando mi dicono di questo incontro con Gesù?”, ha concluso Bergoglio, rivolgendo la sua preghiera alla Madonna affinché “ci aiuti a condividere la fede per rendere le nostre comunità sempre di più luoghi di incontro con il Signore”. (p. di dionisio\aise)