Papa Leone come Papa Francesco: mai più la guerra!

ROMA\ aise\ - “Mai più la guerra!”: sulle orme di Papa Francesco, anche Papa Leone nel suo primo Regina Caeli nelle vesti di Pontefice, si è rivolto “ai grandi del mondo”, ripetendo “l'appello sempre attuale: mai più la guerra!”. Lo ha fatto ieri, 11 maggio, al termine del Regina Caeli, affacciandosi dalla Loggia Centrale della Basilica di San Pietro, di fronte alla piazza gremita di fedeli e pellegrini.
Ricordando che 80 anni fa, l’8 maggio, terminava “l’immane tragedia della Seconda Guerra Mondiale”, Prevost ha parlato del “drammatico” scenario di oggi come di “una terza guerra mondiale a pezzi”.
“Porto nel mio cuore le sofferenze dell’amato popolo ucraino”, ha detto il Papa. “Si faccia il possibile per giungere al più presto a una pace autentica, giusta e duratura. Siano liberati tutti i prigionieri e i bambini possano tornare alle proprie famiglie”.
“Mi addolora profondamente quanto accade nella Striscia di Gaza”, ha proseguito, chiedendo che “cessi immediatamente il fuoco! Si presti soccorso umanitario alla stremata popolazione civile e siano liberati tutti gli ostaggi”.
Il Santo Padre ha invece accolto “con soddisfazione l’annuncio del cessate il fuoco tra India e Pakistan”, auspicando “che attraverso i prossimi negoziati si possa presto giungere a un accordo durevole”.
“Ma quanti altri conflitti ci sono nel mondo!”, ha osservato, affidando “alla Regina della pace questo accorato appello perché sia lei a presentarlo al Signore Gesù per ottenere il miracolo della pace”.
Papa Leone aveva aperto il Regina Caeli sottolineando che ”in questa domenica sempre si proclama nella Messa il Vangelo di Giovanni al capitolo decimo, in cui Gesù si rivela come il Pastore vero, che conosce e ama le sue pecore e per loro dà la vita”. Per Prevost è stato dunque “un dono di Dio il fatto che la prima domenica del mio servizio come Vescovo di Roma sia quella del Buon Pastore, la quarta del tempo di Pasqua”.
“In questa domenica, da sessantadue anni, si celebra la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni”, ha ricordato ancora. “E inoltre oggi Roma ospita il Giubileo delle Bande musicali e degli Spettacoli popolari. Saluto con affetto tutti questi pellegrini e li ringrazio perché con la loro musica e le loro rappresentazioni allietano la festa, la festa di Cristo Buon Pastore: sì, è Lui che guida la Chiesa con il suo Santo Spirito”.
“Gesù nel Vangelo afferma di conoscere le sue pecore e che esse ascoltano la sua voce e lo seguono (cfr Gv 10,27). In effetti”, ha spiegato il Papa, “come insegna il Papa San Gregorio Magno, le persone “corrispondono all’amore di chi le ama” (Omelia 14, 3-6). Oggi, dunque, fratelli e sorelle, ho la gioia di pregare con voi e con tutto il Popolo di Dio per le vocazioni, specialmente per quelle al sacerdozio e alla vita religiosa. La Chiesa ne ha tanto bisogno! Ed è importante che i giovani e le giovani trovino, nelle nostre comunità, accoglienza, ascolto, incoraggiamento nel loro cammino vocazionale e che possano contare su modelli credibili di dedizione generosa a Dio e ai fratelli”.
“Facciamo nostro l’invito che Papa Francesco ci ha lasciato nel suo Messaggio per la Giornata odierna: l’invito ad accogliere e accompagnare i giovani”, ha aggiunto il Pontefice. “E chiediamo al Padre celeste di essere gli uni per gli altri, ciascuno in base al proprio stato, pastori “secondo il suo cuore” (cfr Ger 3,15), capaci di aiutarci a vicenda a camminare nell’amore e nella verità. E ai giovani dico: “Non abbiate paura! Accettate l’invito della Chiesa e di Cristo Signore!”. La Vergine Maria, la cui vita fu tutta una risposta alla chiamata del Signore, ci accompagni sempre nella sequela di Gesù”, ha concluso, non senza rivolgere “un caro saluto a tutte le mamme, con una preghiera per loro e per quelle che sono già in Cielo” in occasione della festa della mamma. (aise)