Dal Brasile alla Campania: quando l'architettura trova una seconda vita

CASERTA\ aise\ - Ci sono vite che non finiscono, ma si trasformano. Succede alle persone, alle idee e, a quanto pare, anche ai padiglioni espositivi. Il Padiglione del Brasile, una delle opere più apprezzate dell'Expo Milano 2015, con più di 3 milioni di visitatori in soli 6 mesi, sta vivendo una seconda giovinezza in Campania. Non in una metropoli affollata, non in un quartiere alla moda, ma in un luogo che rappresenta perfettamente il concetto di rinascita: Laghi Nabi.
Sono iniziati i lavori per ricostruire questa struttura premiata al World Architecture Festival 2015, firmata dall'architetto Arthur Casas. Lo studio brasiliano, che si occuperà anche della progettazione degli spazi ai laghi Nabi, ha confermato che non si tratterà di una semplice ricollocazione, ma di un progetto più ampio che comprende anche un nuovo ristorante e un bar a servizio del Padiglione, "contestualizzando" l'opera nel nuovo scenario naturalistico.
Cosa sono i Laghi Nabi? Si tratta di un piccolo miracolo italiano. Situati a Castel Volturno, rappresentano un esempio illuminato di rigenerazione ambientale: 50 ettari di ex cave di sabbia abbandonate sul Litorale Domizio trasformate in un'oasi naturale. Dove c'era desolazione, oggi si specchiano le nuvole nell'acqua cristallina, mentre anatre e uccelli acquatici popolano una vegetazione tornata rigogliosa.
“Questo progetto rappresenta per noi un passaggio fondamentale”: spiega Gino Pellegrino, ideatore e titolare dei Laghi Nabi. “L'arrivo del Padiglione del Brasile si inserisce perfettamente nella nostra filosofia di rigenerazione. Non vogliamo solo recuperare un territorio, ma creare un dialogo tra architettura contemporanea e natura. La struttura di Casas nascerà in un giardino botanico e diventerà un punto di riferimento culturale e un attrattore per tutto il territorio. Non sto qui a raccontare le difficoltà per arrivare a tale risultato, ma vorrei celebrare questo momento. Aver coinvolto il maestro Arthur Casas, architetto brasiliano di fama internazionali con le sue opere architettoniche realizzate in diverse capitali del mondo per me è motivo di grande soddisfazione. Sarà affiancato da Atelier Marko Brajovic già co-autore che ripenserà alla nuova scenografia e dall’architetto locale Giuseppe Albanese, mentre il progetto del paesaggio sarà curato dall’architetto paesaggista Claudia Landi. Inoltre, il progettista strutturale è l’ingegnere Salvatore Tessitore e l’impresa Effeppi Costruzioni”.
La ricostruzione del Padiglione segue i principi di sostenibilità che l'hanno contraddistinto fin dall'inizio. Il sistema modulare in acciaio corten, leggero e prefabbricato, permette infatti un montaggio con minimo impatto ambientale. Le colonne e le travi cellulari di Arcelor Mittal, insieme ai pannelli VIROC per la pavimentazione, garantiscono prestazioni acustiche e termiche eccellenti.
Il tutto sarà completato nella primavera del 2026, quando lo spazio aprirà al pubblico ospitando un giardino botanico, mostre, un ristorante e un bar, diventando un punto di incontro per famiglie, scuole e turisti. Un progetto che guarda al futuro di Castel Volturno, un'area che ha conosciuto anni di degrado e incuria ambientale. (aise)