Gli italiani verso una mobilità sostenibile: la ricerca dell'Istituto Piepoli

ROMA\ aise\ - È pari a 66 (su una scala da 0 a 100) l’indice di mobilità sostenibile degli italiani secondo l’indagine presentata dall’Istituto Piepoli nella prima giornata di ECO Festival della Mobilità Sostenibile e delle Città Intelligenti, in corso fino a domani, 17 settembre, a Roma. L’automobile resta il mezzo più utilizzato dagli italiani per gli spostamenti ma 6 cittadini su 10 pensano che nel proprio territorio esistano valide alternative all’auto, pur con differenze territoriali rilevanti. Barriere di prezzo, criticità delle tecnologie e delle infrastrutture frenano la diffusione dei veicoli elettrici. Gli italiani sono coscienti dell’impatto dei trasporti sui prezzi delle merci e vogliono l’intermodalità con il treno, a livello regionale scelto dal 57% della popolazione. Economia circolare, riciclo e riforestazione urbana sono opportunità da cogliere a tutti i livelli. Diffidenza ma anche curiosità per le tecnologie emergenti e l’intelligenza artificiale nel futuro della mobilità.
Sono questi i temi riscontrati dall'indagine sulla mobilità sostenibile in Italia, realizzata dall’Istituto Piepoli presentata oggi.
L’indagine sonda la percezione degli italiani sul tema della mobilità sostenibile e delle città intelligenti e fornisce dati e trend interessanti sulle abitudini di spostamento, sulla consapevolezza dell’impatto ambientale delle proprie scelte, sulla pluralità tecnologica, sull’economia circolare e sull’impatto dell’IA nel mondo della mobilità e dei trasporti. Per la prima volta viene così definito l’indice di mobilità sostenibile degli italiani, che consentirà di monitorare, grazie a un indicatore sintetico, l’evoluzione dei comportamenti e delle abitudini di mobilità dei cittadini del Belpaese.
L’indicatore quest’anno si è assestato su un valore pari a 66 (su una scala da 0 a 100) ed è stato calcolato mappando le risposte del campione in merito ai comportamenti effettivi e alle abitudini in tema di mobilità. La survey ha registrato anche le opinioni degli italiani su argomenti cruciali per la vita di tutti i giorni e per il futuro della mobilità, nella sua accezione più ampia: sono diverse aree tematiche, i cui risultati sono stati commentati dai partner dell’evento.
L’automobile, come emerge dalla ricerca, è ancora la protagonista degli spostamenti degli italiani: resta il mezzo più utilizzato per quelli frequenti (77%), il 92% degli italiani la utilizza almeno una volta alla settimana e il 65% ritiene che la propria mobilità sia dipendente da questo mezzo di trasporto. Solo il 19% degli italiani usa frequentemente il trasporto pubblico (ogni giorno e da 3 a 5 volte a settimana). 6 cittadini su 10 pensano che nel proprio territorio esistano valide alternative all’auto, ma con differenze territoriali rilevanti: questa percezione è maggiormente diffusa nel Nord e nel Centro del Paese, oltre che nei grandi centri. Infine, solo il 13% della popolazione italiana conosce il concetto di mobility poverty, ovvero la limitata disponibilità di trasporto pubblico e la scarsa accessibilità ai servizi di prossimità, che costringono le persone a rinunciare a opportunità di lavoro, studio, visite mediche e spostamenti per piacere e relazioni.
Se da un lato, la crescita di immatricolazioni di auto elettriche non decolla nel nostro Paese, il 10% degli intervistati dalla ricerca dell'Istituto Piepoli si dice propenso a valutarne l’acquisto nei prossimi 12 mesi. Il 59% si dichiara invece “non interessato” a questo genere di prodotto. Le principali barriere all’acquisto restano il prezzo (indicato dal 55% del campione), la scarsa autonomia (43%), la richiesta di troppa energia (19%) e il pericolo di incidente a causa delle batterie (17%). Persiste nella percezione degli italiani anche la criticità relativa alle infrastrutture: solo il 21% pensa che le colonnine di ricarica siano sufficienti e facilmente accessibili. La scarsità dell’infrastruttura è più sentita al Centro-Sud e nei piccoli comuni.
Enel è il primo operatore di infrastrutture di ricarica pubblica in Italia, con oltre 23.500 punti di ricarica installati su tutto il territorio nazionale e una rete alimentata al 100% da fonti rinnovabili. Grazie al supporto del PNRR e a investimenti strategici, Enel sta accelerando lo sviluppo di stazioni Fast e Ultra Fast in aree urbane e lungo le principali direttrici di traffico con l’obiettivo di essere presente in modo capillare in tutte le Regioni italiane. Con soluzioni integrate e un ecosistema di servizi, Enel accompagna cittadini, imprese e istituzioni nella transizione verso una mobilità sostenibile.
Anche Terravision, attiva dal 2009 nel transfer aeroportuale, scommette sull’elettrico e, in particolare, dal 2021, nella micromobilità elettrica, affermandosi tra i più qualificati player nella produzione, vendita e assistenza di scooter, biciclette e monopattini, con una presenza importante su Milano e Genova, e presto anche su Roma. In questi anni ha maturato una specifica esperienza soprattutto nel ricellaggio delle batterie. L'integrazione tra officina, retail fisico e canali digitali rappresenta oggi uno dei pilastri della strategia aziendale, sempre orientata ad avere un basso impatto ambientale.
La ricerca registra che l’85% degli italiani pensa che il trasporto merci impatti sull’ambiente e l’80% ritiene che incida sul costo finale dei prodotti. Alla domanda su quale sia la modalità di trasporto più sostenibile, 7 italiani su 10 rispondono: il trasporto intermodale ferroviario (trasporto stradale + ferroviario). La transizione verso un trasporto merci più sostenibile (elettrico, intermodale, ecc) è ritenuta importante dall’84% dei cittadini.
Il concetto di economia circolare è oggi collegato da una fetta significativa della popolazione italiana al riciclo dei materiali (42%), al riuso degli oggetti (34%) e alla sostenibilità ambientale (32%). L’80% dei cittadini, spiega la ricerca, ritiene efficace il sistema di raccolta differenziata nel proprio territorio, in particolare al Nord e nei piccoli comuni. Per il 56% del campione la prevenzione dei rifiuti e il riuso sono temi su cui non si fa ancora abbastanza. I principali vantaggi legati alla diffusione dell’economia circolare per i cittadini sono la tutela dell’ambiente (51%) e la riduzione degli sprechi (44%).
Sempre più consapevoli degli effetti del surriscaldamento, in particolare nei centri abitati dove il cemento e gli eventi climatici sempre più compromettono il verde urbano, 9 italiani su 10 ritengono la riforestazione urbana misura efficace e auspicabile per ridurre l’inquinamento, portare maggiore ombra e refrigerio e migliorare il benessere mentale dei cittadini. (aise)