La presidente CNR Carrozza in Norvegia per la conferenza internazionale “Arctic Frontiers”

TROMSO\ aise\ - La presidente del Cnr Maria Chiara Carrozza si è recata nei giorni scorsi a Tromso, in Norvegia, per partecipare alla conferenza internazionale ”Arctic Frontiers 2025: Beyond Borders”.
L’evento, che si è svolto dal 27 al 30 gennaio scorsi, ha affrontato gli ultimi sviluppi nella ricerca artica e abbracciano le scienze fisiche e sociali, nonché gli sviluppi tecnologici e i metodi innovativi.
La presidente Carrozza, insieme all’ambasciatore d’Italia a Oslo, Stefano Nicoletti, ha partecipato anche a una delle tavole rotonde con i direttori dei principali istituti di ricerca polare del mondo. Organizzata dal Norwegian Polar Institute (NPI), la riunione ha consentito di discutere sulla futura collaborazione nell’ambito della scienza in Artico e Antartide, nonché del planning e del funding in vista del quinto Anno Polare Internazionale (IPY V, 2032-2033).
La presidente Carrozza, con la direttrice dell'Istituto di scienze polari (Cnr-Isp) Giuliana Panieri, accompagnate dall’ambasciatore Nicoletti e dall’inviato speciale per l'Artico Agostino Pinna, ha quindi visitato la Arctic University of Norway. Qui ha potuto incontrare il rettore Dag Rune Olsen e la comunità di ricercatori e scienziati italiani a Tromso.
La delegazione ha infine visitato il Dipartimento di biologia artica e marina dove ha incontrato altri ricercatori e dirigenti delle istituzioni scientifiche norvegesi, per discutere assieme del futuro della ricerca polare, anche in vista dell’Arctic Circle Rome Forum - Polar Dialogue, che si terrà tra fine 2025 e inizio 2026 a Roma.
La conferenza Arctic Frontiers (AF) è uno dei principali appuntamenti dell’agenda artica internazionale e si è tenuta nell’High North norvegese di Tromsø, sede anche del Segretariato del Consiglio Artico.
L’edizione 2025 Beyond Borders è coincisa con la fase finale della Presidenza della Norvegia del Consiglio Artico e ha anche permesso un primo bilancio del biennio di guida norvegese condotto, secondo un giudizio condiviso da tutti i partecipanti, con notevole efficacia in una fase di particolare turbolenza geopolitica.
Il ministro norvegese ha posto l’accento sulla crescente interconnessione tra l’Artico e le tendenze geopolitiche internazionali. L’accettazione della nuova realtà ha in ogni caso spinto la Presidenza norvegese a moltiplicare gli sforzi per difendere il Consiglio Artico dall’attuale complessa situazione internazionale e trasmettere alla Danimarca, che assumerà la Presidenza nel prossimo mese di maggio, una istituzione viva che ha dimostrato di saper navigare in acque agitate.
Nel corso dei lavori un’enfasi particolare è stata posta sulla difesa dei diritti degli indigeni e sui valori dell’inclusività dei processi decisionali.
L’attuale andamento del Consiglio Artico è stato discusso più nel dettaglio in una riunione che la Presidenza norvegese ha convocato il 29 gennaio presso la sede del Segretariato di Tromso a beneficio dei 13 Paesi Osservatori e delle 25 tra organizzazioni intergovernative, interparlamentari e ONG cui viene ugualmente riconosciuto lo status di osservatore. Alla riunione ha partecipato l’inviato speciale per l’Artico e senior arctic official Agostino Pinna.
La Presidenza, grazie a contatti bilaterali con tutti i Paesi membri, ha conseguito l’obiettivo della ripresa digitale di tutti i gruppi di lavoro (ACAP, AMAP, CAFF, EPPR, PAME, SDWG) e del maggiore gruppo di esperti EGBCM, che assicurano lo sviluppo della collaborazione multilaterale sugli aspetti tematici.
La riunione ha previsto anche una prima sintetica presentazione della prossima Presidenza danese. Tra i punti enfatizzati vi è stata la necessità di un Consiglio Artico più vicino alle persone che abitano l’Artico, la dimensione umana attraverso la difesa dei diritti degli indigeni ed il coinvolgimento della gioventù, i principi dello sviluppo sostenibile, della biodiversità e dello studio degli oceani.
L’Italia ha espresso sostegno alla visione di un Consiglio Artico in grado di sviluppare un’agenda di cooperazione e confermato l’impegno in Artico, che vanta una lunga storia, ricorrendo nel 2026 il centenario della spedizione italo-norvegese Nobile-Amundsen che raggiunse per la prima volta il Polo Nord in dirigibile. Si è poi ricordata la prossima edizione nel periodo dicembre-gennaio 2025-26 dell’Arctic Circle Forum e dei Polar Dialogues, che si svolgeranno per la prima volta a Roma, a testimonianza del crescente coinvolgimento italiano su tutte le principali questioni di rilievo artico.
Il direttore esecutivo dell’Arctic Economic Council (AEC) Mads Frederiksen, apprezzando le competenze italiane, ha manifestato notevole interesse a lavorare maggiormente con l’Italia. (aise)