Monitorare il funzionamento di Prenot@mi: Borghese (Maie) interroga Tajani
ROMA\ aise\ - La Farnesina dovrebbe “monitorare il funzionamento della piattaforma Prenot@mi ed impedirne la manipolazione informatica da parte di soggetti che, grazie ai disservizi, riescono a trarne profitti causando gravi impedimenti ai nostri connazionali all'estero”. È quanto sostiene Mario Borghese, senatore del Maie eletto in Sud America, che ha presentato in merito una interrogazione al Ministro Tajani.
“Ogni cittadino, indipendentemente dalla propria posizione economica, sociale o di residenza, deve avere le stesse opportunità di accesso ai servizi pubblici al fine di ottenere documenti ufficiali”, scrive Borghese nella premessa. “I principi di buon andamento e imparzialità dell'amministrazione, di cui all'articolo 97, comma secondo, della Costituzione, trovano piena applicazione anche con riguardo all'attività prestata dagli uffici pubblici del nostro Paese dislocati all'estero”.
“Nelle scorse settimane - riporta il senatore - sono stati segnalati gravi disservizi relativi alla piattaforma "Prenot@mi" del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, che si occupa di acquisire le prenotazioni per gli appuntamenti presso gli uffici consolari per l'emissione di documenti ufficiali: il portale non è infatti idoneo a gestire l'enorme flusso di richieste e genera infiniti tempi d'attesa, pregiudicando talvolta, addirittura, l'accesso al servizio”.
“Vi sono soggetti – informa Borghese – che, sfruttando le inadeguatezze della piattaforma, offrono, a pagamento, servizi di prenotazione degli appuntamenti presso i consolati italiani grazie a connessioni internet ultraveloci in grado di posizionare i propri "clienti" ai primi posti della graduatoria ogni volta che viene pubblicata la disponibilità degli uffici consolari per l'emissione di documenti ufficiali”.
“Quando i cittadini non riescono ad accedere ai servizi in modo equo, efficiente e trasparente, - stigmatizza il parlamentare – è possibile che si verifichino episodi di discriminazione; molti cittadini, in particolar modo le minoranze residenti all'estero, quando non riescono ad ottenere documenti come carte d'identità e passaporti, si trovano in posizioni vulnerabili in quanto tali documenti sono necessari per accedere a servizi sociali, assistenza sanitaria e opportunità di istruzione del Paese di residenza”.
Borghese, quindi, chiede a Tajani “se non si ritenga che tale situazione configuri una grave problematica che investe l'attività degli uffici consolari e con l'effetto di penalizzare i cittadini richiedenti” e “quali interventi e provvedimenti il Ministro in indirizzo intenda porre in essere al fine di monitorare il funzionamento della piattaforma Prenot@mi ed impedirne la manipolazione informatica da parte di soggetti che, grazie ai disservizi, riescono a trarne profitti causando gravi impedimenti ai nostri connazionali all'estero”. (aise)