Comites Tel Aviv: appello al TG1 per pluralismo ed equità nelle fonti sulla Striscia di Gaza

TEL AVIV\ aise\ - “Il Comites (Comitato degli Italiani all'Estero) di Tel Aviv sente il dovere di intervenire sulla copertura mediatica della complessa e drammatica situazione nella Striscia di Gaza, in particolar modo riguardo ai recenti servizi trasmessi dal TG1 sul tema degli aiuti umanitari fermi in territorio palestinesi da settimane”. È quanto si legge in una nota in cui i consiglieri, “come rappresentanti della numerosa comunità italiana residente in Israele” affermano di “osservare con profonda attenzione e non senza preoccupazione la narrazione degli eventi”.
“Sottolineiamo con forza – prosegue la nota – l'importanza vitale del pluralismo giornalistico e di una rappresentazione equilibrata e contestualizzata dei fatti. La nostra vicinanza geografica e la diretta esperienza sul territorio ci rendono particolarmente sensibili alla necessità che l'informazione veicolata al pubblico italiano sia il più possibile completa e sfaccettata”.
Riguardo ai servizi del telegiornale della rete ammiraglia della Rai, il Comites ha “rilevato, in diverse occasioni, una persistente prevalenza di fonti di parte palestinese (nella fattispecie Hamas) nella costruzione dei servizi giornalistici sul conflitto. Un tale approccio, se non adeguatamente controbilanciato, rischia di presentare al pubblico italiano un quadro parziale e potenzialmente fuorviante di una realtà estremamente complessa e ricca di sfumature. È per noi inaccettabile che alcuni movimenti politici abbiano attaccato il TG1 negli ultimi giorni per l'utilizzo di fonti israeliane. Tale atteggiamento, considerando che questi stessi partiti spesso si avvalgono esclusivamente di fonti palestinesi, dimostra una doppia morale che mina la libertà di stampa e l'obiettività dell'informazione”.
Il Comites Tel Aviv, prosegue la nota, “accoglie con favore la decisione di proporre anche la posizione della prospettiva israeliana e ritiene indispensabile che il giornalismo che informa i cittadini italiani si avvalga maggiormente di una diversificazione autentica e rigorosa delle fonti, includendo prospettive israeliane, internazionali e voci indipendenti. Solo attraverso un'accurata selezione e un'equa rappresentazione di tutte le parti in causa si può provare a fornire una comprensione autentica e approfondita”.
“Auspichiamo – conclude la nota – che il servizio pubblico radiotelevisivo, e in particolare il TG1, continui a perseguire con il massimo impegno un'informazione rigorosa, completa e imparziale, capace di presentare ogni punto di vista e ogni fonte qualificata, a beneficio della piena e corretta informazione dei cittadini italiani”. (aise)