New York: l’Italia con il Comites alla Pride Parade

foto di Loris Guzzetta

NEW YORK\ aise\ - L'energia travolgente della Pride Parade di New York ha trovato il suo cuore italiano quest'anno, con un inno di celebrazione e un richiamo urgente all'azione per i diritti LGBTQIA+. Sotto il cielo di Manhattan, l'Italia è stata acclamata come uno dei protagonisti principali di questa storica marcia, con la sua comunità che è stata accolta lungo la Fifth Avenue dagli organizzatori del Pride al ritmo incalzante di "Tu vuo fà l'americano".
Un’onda echeggiante ha risposto in un coro unanime "Italia, Italia!", riporta il Comites di New York, sottolineando che “questo calore e affetto hanno aggiunto un significato profondo alla parata, amplificando il messaggio di unità e solidarietà per i diritti lgbtqa nel mondo”.
Il tema di quest'anno della sfilata dell’orgoglio gay, "Riflettere, Fortificare, Unire", ha trovato risposta nei cuori e nelle azioni di chi ha marciato sotto la bandiera italiana che sventolava tra i grattacieli di Manhattan. Il Comites di NY e un’altra associazione no profit a sé stante – ITALYFE - hanno mostrato un impegno incrollabile nel promuovere l'amore e l'uguaglianza per tutti, abbracciando la diversità come valore aggiunto per la società.
Nonostante la celebrazione sotto i colori dell’arcobaleno e del tricolore, un tono di avvertimento risuona nelle parole di Riccardo Costa, consigliere Comites e responsabile dei diritti lgbtqia+: “mentre New York festeggia il 40esimo anniversario della Pride e il 55esimo dei moti di Stonewall, il confronto con la realtà italiana è decisamente amaro. L'Italia, secondo il recente studio Rainbow Europe - pubblicato anche quest’anno da ILGA Europe, piattaforma per la Commissione Affari sociali del Parlamento europeo - sta perdendo terreno sui diritti arcobaleno, occupando un deludente 36esimo posto su 49 paesi valutati”.
Costa, professore universitario, ha espresso “preoccupazione” per il clima di regressione in tema di diritti in Italia, evidenziando casi di "persone che tornano a sentire la necessità di nascondere la propria identità sessuale sul posto di lavoro per paura di discriminazioni".
“Stiamo vivendo un momento di regressione in tema di diritti acquisiti e non parlo soltanto di quelli lgbtqia+. In alcune parti d’America, del mondo e ahimè anche in Italia, si nota un clima di tensione e paura, dove il coming out torna ad essere un momento di non accettazione sociale e mascherare la propria identità sessuale, l’unico escamotage per evitare il giudizio” ha dichiarato Costa.
Una realtà che contrasta vivamente con lo spirito inclusivo e aperto di New York e della sua Pride Parade, dove la diversità è celebrata come un valore fondamentale della società odierna tanto da vedere sfilare tutte le più grandi organizzazioni americane.
La partecipazione straordinaria di italiani e italoamericani alla marcia di Manhattan – riflette il Comites – non è solo una celebrazione della storia e dell'identità, ma anche un atto di resistenza contro qualsiasi forma di discriminazione. Come ha dichiarato Costa, "avanti con orgoglio: l’Italia non torni indietro" è diventato uno slogan di lotta e di speranza, raccogliendo un'ondata di partecipazione e di sostegno che ha superato quest’anno ogni aspettativa.
In un momento in cui i diritti sono sotto attacco in molte parti del mondo, la marcia arcobaleno della Big Apple è un richiamo universale a non abbassare la guardia.
Un messaggio di unione arrivato anche dalle istituzioni italiane a New York con la partecipazione del Consolato generale d'Italia con la console aggiunta Marta Mammana. La presenza del Consolato, evidenzia il Comites, “è un segnale tangibile di solidarietà e riconoscimento per la difesa dei diritti di tutti, indipendentemente dall'orientamento sessuale, dall'identità di genere o dall’appartenenza politica”.
“La nostra speranza è che l'Italia possa guardare alla Pride di New York non solo come una celebrazione, ma come un modello di impegno costante per garantire i diritti di tutti i cittadini", ha dichiarato Claudia Carbone, presidente del comitato per i diritti civili Comites. "Il nostro impegno nella difesa dei diritti continua tutto l'anno con attività e campagne di sensibilizzazione. Sfilare a New York è essenziale perché rappresenta un momento per celebrare l'orgoglio e tutte le battaglie vinte, dimostrando anche la nostra determinazione per il futuro”. (aise)