Filiere d'impatto: siglato l'accordo SIMEST-BF per l'agro-industria italiana

ROMA\ aise\ - SIMEST, la società del Gruppo CDP per l’internazionalizzazione delle imprese e BF Spa, attiva, attraverso le sue controllate in diversi comparti della filiera agro-industriale e nel mercato di beni e servizi tecnologicamente avanzati agli agricoltori, hanno sottoscritto oggi un protocollo d’intesa finalizzato a favorire nuovi investimenti, maggiore competitività - anche internazionale - e crescita sul mercato delle imprese della filiera agro-industriale. L’accordo è stato siglato da Federico Vecchioni, Amministratore Delegato di BF Spa e da Regina Corradini D’Arienzo, Amministratore Delegato di SIMEST.
SIMEST, sulla base degli indirizzi strategici del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ha avviato il progetto “Filiere d’impatto”, a supporto della crescita e della competitività, anche in Italia, delle imprese appartenenti alle filiere italiane dei champion nazionali, tra cui BF.
Il progetto nasce anche nella cornice del Piano Mattei per l’Africa in collaborazione con la Struttura di Missione per l’attuazione del Piano istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che individua la promozione delle esportazioni e degli investimenti tra gli ambiti di intervento. Con l’obiettivo, tra l’altro, di fornire sostegno alle imprese italiane di filiera con interessi in Africa per investimenti in digitalizzazione, sostenibilità e rafforzamento della solidità patrimoniale, nonché nella formazione di manodopera qualificata proveniente dal continente africano.
L’accordo permetterà a SIMEST di individuare le esigenze delle imprese fornitrici in coerenza con gli obiettivi industriali di BF, abilitando l’accesso a fonti di finanziamento agevolate per la realizzazione di investimenti in innovazione, sostenibilità e rafforzamento patrimoniale, a cui si potranno affiancare anche investimenti per la formazione di personale qualificato, l’inserimento in azienda di temporary manager a sostegno della transizione digitale ed ecologica, dell’innovazione dei processi e della sicurezza, nonché, tra le altre cose, la crescita sui mercati esteri con l’apertura di strutture, l’ottenimento di certificazioni e brevetti, consulenze specialistiche per progetti di internazionalizzazione, in linea con gli obiettivi di crescita di BF e in un’ottica di diversificazione e ampiamento delle quote di mercato.
“L’accordo siglato oggi con SIMEST costituisce un importante strumento di rafforzamento del nostro comparto e conferma la valenza strategica per il Gruppo BF dello sviluppo delle partnership, con l’obiettivo di creare sinergie verso approcci sempre più responsabili, sostenibili e tecnologicamente avanzati. Essere riconosciuti come uno dei soggetti chiave, motore dello sviluppo del settore agroindustriale, ci rende orgogliosi e consapevoli del nostro ruolo in questo particolare momento storico - ha commentato Federico Vecchioni, Amministratore Delegato di BF -. BF è, infatti, protagonista nel progetto di sviluppo, unico nel suo genere, di internazionalizzazione del modello di business legato alla gestione della filiera genoma – prodotto alimentare di qualità in importanti aree del mondo quali Mediterraneo, il continente Sud Americano e l’est Europa”.
Dal canto suo, l’Amministratrice Delegata di SIMEST gruppo CDP, Regina Corradini D’Arienzo, ha dichiarato: “Il sostegno all’internazionalizzazione delle imprese di filiera rappresenta uno dei principali obiettivi dell’azione di SIMEST, che tra le sue finalità strategiche ha il compito di incrementare il numero di imprese esportatrici con focus sulle PMI. Per questo motivo, l’accordo sottoscritto oggi con un primario attore come BF, assume una particolare rilevanza perché ci permette di affiancare le numerose imprese della filiera favorendo la realizzazione dei più adeguati investimenti industriali necessari ad accrescere la competitività sostenibile per una crescita internazionale e anche accompagnarle nella scelta delle geografie strategiche migliori. A tal fine, insieme a BF, saremo al fianco delle realtà della filiera per condividere gli investimenti adeguati e sostenerli finanziariamente. In questo, la centralità della “Misura Africa”, all’interno del Piano Mattei, permetterà, tra le varie finalità, anche di supportare la formazione di manodopera qualificata proveniente dall’Africa. Uno strumento importante per colmare un gap di mestieri che oggi le imprese più volte dichiarano”. (aise)