Bucceri (Apicec): passo avanti per i pensionati ex INPDAP all’estero

ROMA\ aise\ - Una giornata di “grande rilievo” quella del 24 ottobre scorso presso la Corte di Giustizia Tributaria di Roma, dove è stato discusso il ricorso promosso dall’APICE, associazione dei pensionati italiani residenti all’estero presieduta da Giuseppe Bucceri, per la defiscalizzazione delle pensioni dei dipendenti pubblici italiani (ex Inpdap) all’estero.
In questa occasione, spiega Bucceri, assistito dall’avvocato Michela Scafetta, - il giudice ha “riconosciuto la delicatezza e la rilevanza della questione, disponendo la rimessione del procedimento al Presidente della Corte per la decisione da parte di un collegio di tre magistrati”.
“Dopo otto anni di attesa e di intensa attività legale e associativa, arriva finalmente un segnale incoraggiante”, si legge in una nota dell’Apice. “Si tratta di un passo significativo, che conferma la piena ammissibilità del ricorso e apre la strada a un confronto giuridico di ampio respiro, anche alla luce di quanto già evidenziato in passato dalla Corte dei Conti, che aveva segnalato una possibile violazione dell’articolo 3 della Costituzione in materia di uguaglianza fiscale”.
“Colpisce che ancora una volta un esponente politico sembri aver preso a cuore la questione, facendone quasi una battaglia personale, dopo anni di totale silenzio da parte della politica”, si legge ancora nella nota. “In questo lungo periodo, infatti, APICE ha portato avanti in solitudine un impegno costante, come documentato da numerose testate, per richiamare l’attenzione su una situazione di evidente disparità”.
I pensionati ex INPDAP residenti all’estero, ricorda Bucceri, “continuano a essere trattati come cittadini di “serie B”: costretti a versare addizionali regionali e comunali tra le più alte d’Italia, senza poterne trarre alcun beneficio. A ciò si aggiunge l’assurdità di una normativa che nega qualsiasi possibilità di detrarre spese sanitarie o altri oneri fiscali, né nel Paese di residenza (in quanto ex dipendenti pubblici), né in Italia (in quanto iscritti AIRE). Un doppio vincolo che priva migliaia di pensionati di diritti elementari, rendendoli – come sottolineano dall’associazione – “il portafoglio dello Stato””.
Occorre “un principio di equità fiscale e giustizia sostanziale”, conclude l’Apice che infine ringrazia l’avvocato Scafetta “per la professionalità e la costanza con cui sta portando avanti questa battaglia di civiltà e diritto”. (aise)