I Lucchesi nel Mondo omaggiano l’arte di Giovanni Boldini

LUCCA\ aise\ - Si è aperta nei giorni scorsi alla Cavallerizza di piazzale Verdi, a Lucca, la mostra “Giovanni Boldini. La seduzione della pittura”, curata da Tiziano Panconi e prodotta da Contemplazioni. La mostra, visitabile fino al 2 giugno, vuole riscoprire la modernità e il fascino di uno dei protagonisti assoluti della pittura tra Ottocento e Novecento. All’esposizione vi ha collaborato anche l’Associazione Lucchesi nel Mondo.
Anche per questa esposizione – come già accaduto nelle precedenti collaborazioni con Contemplazioni alla Cavallerizza – i Lucchesi nel Mondo hanno infatti confermato il loro supporto, rafforzando il legame tra il sodalizio lucchese e la promozione della cultura sia sul territorio che all’estero, rendendo tramite la valorizzazione dell’identità più forte e ricco di contenuti il legame con le nuove generazioni di lucchesi nel mondo.
L’esposizione riunisce oltre cento opere provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private, tra cui le Gallerie degli Uffizi e il Museo Boldini di Ferrara, offrendo un’ampia lettura del percorso creativo del maestro del ritratto della Belle Époque: dagli anni fiorentini accanto ai Macchiaioli, ai primi lavori parigini del periodo Goupil, fino ai celebri ritratti femminili a figura intera, in cui la grazia delle silhouettes e la forza psicologica dei soggetti emergono con intensità.
La mostra si sviluppa come un racconto in sei sezioni, che mettono in dialogo la produzione di Boldini con opere di artisti coevi quali De Nittis, Corcos, Mancini, Signorini e Zandomeneghi, restituendo al visitatore un quadro completo delle trasformazioni artistiche tra Ottocento e Novecento. L’allestimento, caratterizzato da atmosfere morbide e scenografiche, accompagna il pubblico attraverso interni fiorentini, salotti parigini, ritratti mondani e fogli preparatori che rivelano l’immediatezza del tratto dell’artista.
L’iniziativa è stata sostenuta con convinzione dalle istituzioni cittadine: il Comune di Lucca e la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca ne hanno riconosciuto il valore culturale e la capacità di avvicinare il grande pubblico al linguaggio raffinato della Belle Époque. (aise)