Il canto/spettacolo dell’emigrazione friulana arriva in Argentina e Montevideo

UDINE\ aise\ - Canzoni, lettere, ricordi e futuro dell’emigrazione friulana in Sudamerica in un concerto-recital ideato e firmato da tre nomi di primo piano della cultura friulana contemporanea: Alvise Nodale, Carlotta Del Bianco e Maurizio Mattiuzza. È questo “Tant che une gote di aghe que cruzò el océano” (Come una goccia che ha attraversato l'oceano), uno spettacolo che sarà presentato in Uruguay e Argentina tra domani e domenica prossima (7 e 10 agosto) e che rappresenta un viaggio alla riscoperta delle parole e delle note più alte della terra friulana, delle mappe, degli intrecci e delle rotte dell’emigrazione friulana in Sudamerica.
La prima tappa del recital è in programma a Montevideo, Uruguay, domani, giovedì 7 agosto, nella sede dell’Istituto Italiano di Cultura. Poi il 9 agosto alla Famèe Furnale di Montevideo.
Seconda tappa in Argentina, dove lo spettacolo approderà il 10 agosto alla Sociedad Friulana di Buenos Aires.
Il poeta e romanziere Maurizio Mattiuzza, il chitarrista e cantautore Alvise Nodale, finalista alle Targhe Tenco 2025, e la regista e attrice Carlotta Del Bianco danno anima e vita a un percorso che dal Friuli va a Montevideo e in Argentina a riscoprire e cantare quei legami così forti e unici che la lingua friulana ha segnato nel corso dei decenni. Storie, vite, melodie di donne e uomini che, seppur lontani migliaia di chilometri hanno amato e onorato con la fatica delle proprie mani e del proprio cuore, il dono mai dimenticato d’esser figli di questa “mari vere”. Di questa terra che è e resta uno scrigno di sogni, di semi per il domani e di "sperançis pal divignì".
Canzoni, poesie e racconti per dare voce a quel “scugnì lâ”, a distanze, scoperte di luoghi nuovi in cui ricostruire, in una nuova geografia d’anime, la propria identità friulana fatta di ricordi, incontri e "lenghis". "Lenghis miscliçadis, lenghis gnovis, come le identitât dal mont, come nô".
Un concerto/recital che mette in relazione la letteratura e la musica friulana, anche contemporanea e a firma degli stessi autori, con brani tratti dallo straordinario patrimonio epistolare custodito dalle comunità degli emigranti friulani in Uruguay e Argentina. Una memoria tramandata, vissuta, che prima di andare in scena prende forma attraverso un lavoro condiviso sulle due sponde dell’oceano. Una ricerca comune, condotta assieme ai “furlans di lajù” e a chi lajù ne porta con orgoglio e amore, nome, memoria, coraggio e resistenza. Villotte friulane, brani popolari di ieri e di oggi, el futbòl uruguagio.
Un canto dell’emigrazione che andrà a indagare inoltre, forse per la prima volta in forma di recital, anche quell’emigrazione politica che a partire dagli anni ’20 del secolo scorso spinse molti friulani a lasciare la propria terra.
“Tant che une gote di aghe que cruzò el océano” è un progetto di Famee Furlane Montevideo e Sociedad Furlane Buenos Aires, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura Montevideo, con l’Ambasciata d’Italia Montevideo, con l’Asociaciòn Cultural Garibaldina Montevideo e con il Centro Cultural Dante Alighieri Uruguay. Ed è realizzato con il sostegno e il contributo di Ente Friuli nel Mondo e Regione Autonoma Friuli Venezia-Giulia.
Lo spettacolo sarà replicato a Udine il 4 settembre, nella Corte di Palazzo Morpurgo. (aise)