Memoria, identità, impegno: l’incontro di Latina al centro della newsletter dell’Airl "Ghibli"

ROMA\ aise\ - Il nuovo numero della newsletter dell’Associazione degli Italiani Rimpatriati dalla Libri (AIRL) non poteva che essere dedicato interamente all'evento che si è svolto a Latina il 14 dicembre scorso. Una giornata che "non è stata soltanto una successione di interventi e contributi, ma un vero e proprio percorso di memoria condivisa, capace di intrecciare storia, emozioni e impegno civile".
L'incontro è stato pensato per ricordare, riflettere e dare voce a una comunità che, nonostante il tempo e le distanze, continua a riconoscersi in radici comuni e in un’identità profonda.
Attraverso immagini, parole e testimonianze, ha spiegato l'AIRL, sono riaffiorati ricordi personali e collettivi che parlano di una terra amata, della dolorosa esperienza dell’esilio e della complessa ricostruzione di una vita in Italia. Ogni intervento ha contribuito ad arricchire il racconto, offrendo punti di vista diversi ma complementari, uniti dal desiderio di non lasciare che questa storia venga dimenticata.
L’obiettivo di questi incontri, per l'AIRL consiste anche in raccogliere e custodire tutto ciò che emerge nel corso delle giornate, trasformando l’ascolto in memoria e l’esperienza vissuta in patrimonio condiviso. Un invito a rileggere, approfondire e continuare insieme un cammino fatto di consapevolezza, dialogo e responsabilità verso il passato e il futuro.
Nel suo saluto di benvenuto, la Presidente dell'AIRL Francesca Prina Ricotti ha espresso un sentito ringraziamento a tutti i partecipanti, sottolineando quanto sia importante ritrovarsi fisicamente per condividere non solo informazioni, ma soprattutto emozioni, esperienze e valori.
Nel suo intervento è stata offerta una panoramica delle attività dell’Associazione, evidenziando il lavoro svolto nel corso degli anni per preservare e diffondere la memoria degli italiani di Libia. Dalle iniziative culturali agli incontri pubblici, dai progetti di ricerca alle collaborazioni con altre realtà associative, è emerso un impegno costante e strutturato, orientato alla valorizzazione della storia e al dialogo con la società contemporanea. Inoltre, la Presidente ha richiamato il significato profondo di incontri come questo, che rappresentano momenti di continuità e di responsabilità verso la storia della nostra collettività. La Presidente ha evidenziato il ruolo dell’AIRL come luogo di memoria attiva, capace di tenere insieme il ricordo del passato e l’impegno verso il futuro, con particolare attenzione alle nuove generazioni. Un invito, il suo, a non lasciare che la storia venga dimenticata o semplificata, ma a custodirla con cura e consapevolezza.
Particolare importanza è stata data alla lunga battaglia per gli indennizzi, tema centrale nella storia dell’Associazione. La Presidente ha ripercorso la complessa e tenace lotta per la giustizia e il riconoscimento dei diritti dei profughi, sottolineando l’impegno decennale dell’AIRL su questo fronte. Ha voluto inoltre ringraziare la Presidente Onoraria Giovanna Ortu per tutto ciò che è riuscita a ottenere negli anni alla guida dell’Associazione, ricordando come il suo lavoro instancabile abbia rappresentato un faro di determinazione e speranza per tutta la comunità.
Nel suo intervento, il Vicepresidente, Bruno Rossi, ha dedicato ampio spazio a ripercorrere la storia dell’AIRL, dalla sua fondazione fino alle attività più recenti, illustrando come l’Associazione sia cresciuta e si sia consolidata nel tempo grazie alla passione e all’impegno dei soci. Ha ricordato i momenti chiave, le iniziative culturali e le battaglie istituzionali intraprese per il riconoscimento dei diritti degli esuli, evidenziando come ogni tappa della storia dell’AIRL abbia contribuito a rafforzare il senso di comunità e la memoria condivisa.
Particolare rilievo è stato dato all’importanza delle attività sul territorio, considerate fondamentali per mantenere vivo il legame con le comunità locali e per rendere la memoria un’esperienza concreta e partecipata. Rossi ha inoltre sottolineato come il contributo attivo dei soci e dei volontari rappresenti una risorsa imprescindibile: è grazie alla loro partecipazione, alle competenze messe a disposizione e allo spirito di collaborazione che l’Associazione riesce a portare avanti i propri obiettivi con continuità e credibilità.
Un impegno collettivo, ha concluso, che guarda al futuro senza perdere di vista il valore della storia e della responsabilità condivisa nel trasmetterla.
Il Consigliere della Regione Lazio, Angelo Tripodi, ha affrontato con attenzione il tema della proposta di legge per l’istituzione della Giornata degli Esuli d’Africa, sottolineando come questa iniziativa nasca dalla necessità di colmare un vuoto storico e culturale ancora presente nel dibattito pubblico. La vicenda dei rimpatriati, ha ricordato, "rappresenta una pagina complessa e dolorosa della storia italiana del Novecento, che per troppo tempo è rimasta ai margini della memoria collettiva".
Tripodi ha evidenziato l’importanza di un riconoscimento ufficiale che non sia soltanto simbolico, ma che diventi "occasione concreta di conoscenza, approfondimento e riflessione". L’istituzione di una giornata dedicata consentirebbe di promuovere iniziative nelle scuole, nei luoghi della cultura e nelle istituzioni, favorendo una narrazione storica più completa e consapevole.
In conclusione, il Consigliere ha inoltre ribadito la volontà di portare avanti la proposta in un’ottica di dialogo e collaborazione con le associazioni rappresentative, riconoscendo il ruolo fondamentale svolto dall’AIRL nel "mantenere viva la memoria e nel raccogliere testimonianze preziose". "La memoria degli esuli - ha concluso - non riguarda solo il passato, ma interroga il presente e richiama tutti a una responsabilità condivisa nel riconoscere, ricordare e trasmettere una storia che appartiene all’intero Paese". (aise)