Scomparsa Campagnolo/ Zaia (Veneto): aveva nel dna la voglia di tenere vive le radici comuni con gli emigranti

VENEZIA\ aise\ - “Dieci mesi fa in Cansiglio, in occasione dell’incontro annuale della Trevisani nel Mondo, avevo consegnato a Guido Campagnolo il premio “Eccellenze venete” per il suo impegno nel mantenere e promuovere le radici culturali della nostra terra tra le comunità di emigranti. La sua scomparsa ci lascia sconcertati. Lo ricorderemo per il suo lavoro appassionato nelle sezioni della Trevisani nel Mondo e negli Amici del Cuore, associazioni che lo avevano visto protagonista fino all’ultimo, con grande spirito di servizio a favore della comunità”. Così il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ricorda Guido Campagnolo, scomparso ieri, e già presidente della Trevisani nel Mondo dal 2013 al 2021, primo cittadino di Caerano dal 1990 al 2004, fondatore e guida degli Amici del cuore, presidente della conferenza dei sindaci della ex Ulss 8.
“Guido era una di quelle persone che aveva nel dna il volontariato e lo spendersi per la propria comunità”, continua Zaia. “Lo aveva fatto nelle istituzioni, nelle associazioni, con passione instancabile. Credeva fortemente in quello che io chiamo “altro Veneto”, quello fuori dai confini regionali, legato a noi da cultura, storia, identità. Ha sempre voluto che le radici comuni non dovessero essere dimenticate, e per questo si era molto speso. Ci mancherà, mancherà alle nostre comunità trevigiane e a quelle che nel mondo tengono vivo il legame con il Veneto. Spero – conclude – che a livello istituzionale possa essere ricordato come merita, intitolandogli un luogo, un evento, un’opera che ne possa rinnovare la memoria anche presso i giovani”. (aise)