“Storia degli ordini religiosi di Belluno”: il nuovo corso dell’Abm

BELLUNO\ aise\ - È stato presentato questa mattina nella sede dell’Associazione Bellunesi nel Mondo il nuovo corso dell’associazione, da subito disponibile sulla sua piattaforma e-learning Accademiabm.it, dal titolo “Storia degli ordini religiosi di Belluno”.
A presentare il corso, curato da Samuele Marcon, erano presenti anche il presidente Abm Oscar, Oscar De Bona, e il vescovo della Diocesi di Belluno-Feltre, mons. Renato Marangoni.
“Ringrazio Samuele Marcon – le parole di De Bona – per avere realizzato questo interessante corso che approfondisce una storia religiosa poco nota del nostro territorio e che ci fa capire come il nostro Bellunese soffra uno spopolamento anche spirituale. Invito tutti i nostri associati e gli appassionati di storia locale iscriversi a questo corso e preannuncio che nell’arco di quest’anno ne presenteremo un altro dedicato alla figura di Marco Polo”.
“Interessante questo corso – le parole di Renato Marangoni – che ricostruisce al presenza degli ordini religiosi nell’allora Diocesi di Belluno. Ordini nati per dare una testimonianza radicale al Vangelo di Gesù. Ordini che hanno assunto i bisogni anche di carattere assistenziale, caritativo ed educativo. Grazie quindi all’Associazione Bellunesi nel Mondo per avere curato questo corso e complimenti a Samuele Marcon per la sua passione e competenza”.
Il corso è stato curato da Samuele Marcon, studente di laurea magistrale in “Scienze storiche all’Università di Padova”, durante il suo stage curricolare che ha svolto presso l’Abm.
Il corso, ripartito in dieci lezioni, ripercorre la storia degli ordini religiosi che, dal periodo medievale ad oggi, sono stati presenti sul territorio della ex diocesi di Belluno. Dopo una prima lezione di carattere generale sugli ordini religiosi cattolici se ne susseguono altre nove di carattere monografico. Ognuna è suddivisa in due parti: all’inizio viene descritta la storia e la spiritualità dell’ordine preso in esame; nella seconda parte viene analizzata la sua presenza nel Bellunese. Inoltre, a sottolineare il legame dell’Associazione con il territorio, alcune lezioni contengono una rubrica dal titolo “Una lente di ingrandimento su…” nella quale si delinea brevemente la vita di un importante membro bellunese – o che ha vissuto a Belluno – di quell’ordine. Le lezioni dalla 2 alla 8 prendono in esame in ordine cronologico le comunità maschili, che sono i Minori conventuali, i Certosini, i Serviti, i Gesuiti, i Cappuccini, i padri Stimmatini, i Salesiani, i Carmelitani Scalzi e i frati Minori. Le ultime due, invece, approfondiscono le sole due comunità femminili: le Cistercensi e le Clarisse.
Non è necessario essere soci dell’Associazione Bellunesi nel Mondo per frequentare il corso, ma è sufficiente creare un proprio account sul sito Accademiabm.it. Da quel momento le lezioni sono subito disponibili ed essendo videoregistrate possono essere seguite in qualsiasi momento.
Il curatore ha anche preparato del materiale di studio allegato a ciascuna lezione che è liberamente scaricabile. Per chi successivamente desidera approfondire i vari argomenti di volta in volta è suggerita una bibliografia composta per lo più da opere di facile accesso perché disponibili nelle biblioteche bellunesi. Alla fine del corso, dopo un test, è possibile ottenere il certificato di frequenza, firmato sia dal presidente dell’Associazione che dal docente.
Il curatore del corso, Samuele Marcon, spiega che l’idea è nata da un suo interesse per la storia della Chiesa locale: “sono sempre stato molto curioso della storia religiosa locale e avevo necessità di mettere in ordine le questioni riguardanti gli ordini religiosi che abitarono il territorio, cioè perché vennero qui, perché se ne andarono, i rapporti con la popolazione ecc. Tra l’altro, più il tempo passa e più la loro esperienza bellunese rischia di essere condannata all’oblio. Eppure, come si vedrà nel corso, la storia del territorio non può prescindere dalla loro presenza perché sono un tassello fondamentale, ancorché piccolo, delle vicende locali». Infine, aggiunge un ringraziamento all’Associazione: «io avevo l’idea, l’Associazione Bellunesi nel Mondo mi ha offerto la possibilità, il sostegno e gli strumenti necessari, e così è nato questo progetto originale”. (aise)