Memoria e forza espressiva: a Codroipo il Premio letterario "San Simon" in lingua friulana

UDINE\ aise\ - Si è tenuta martedì scorso, 28 ottobre, giorno di San Simone, la cerimonia di premiazione del Premio letterario "San Simon" in lingua friulana, organizzata dalla Biblioteca Civica “don Gilberto Pressacco” di Codroipo (Udine), in collaborazione con la Società Filologica Friulana, ARLeF, Istitût Ladin Furlan "Pre Checo Placerean" e Ente Friuli nel Mondo.
Quest’anno il Premi San Simon era dedicato alla memoria di Agnul di Spere (Angelo Michele Pittana), ingegnere, poeta e traduttore che ha profondamente contribuito alla diffusione e al confronto della lingua friulana con altri idiomi, e si poteva partecipare con “raccolta di racconti” oppure la “traduzione” di due racconti di Elio Bartolini.
Nello Spazio Terra di Acque allestito sotto il tendone centrale della Fiera di San Simone in Piazza Garibaldi a Codroipo, il premio è stato assegnato a Remo Spizzamiglio premiato dal Sindaco di Codroipo Guido Nardini, è stata segnalata la raccolta “Lis contis sot des stelis” di Roberto Meroi nella sezione raccolta di racconti, che ha visto la partecipazione di sei autori. Per la sezione traduzione, che ha contato undici partecipanti, il premio è stato assegnato a Remo Spizzamiglio premiato dal Sindaco di Codroipo Guido Nardini, mentre una segnalazione speciale è andata a Federico Scarpin.
La serata è stata arricchita dagli interventi musicali di Claudio Banelli, grazie alla collaborazione con il festival Suns Europe, e dalle letture di Paolo Mutti, che hanno dato voce e ritmo alle parole dei testi in concorso.
È stata ricordata la figura di Elio Bartolini, autore friulano cui è stata dedicata questa edizione che era “innamorato dei contrasti della nostra terra” e “ci ha lasciato un patrimonio letterario autentico e poetico, un modello per chi oggi si cimenta nella narrativa e nella traduzione in friulano”.
A conclusione della cerimonia, è stato anticipato che l’edizione 2026 del Premi San Simon sarà dedicata alla figura di Amedeo Giacomini, nel ventesimo anniversario della sua scomparsa, confermando la volontà di mantenere viva la memoria e la forza espressiva della lingua friulana nel tempo. (aise)