We The Italians: pubblicato l’Almanacco 2025 con le interviste di Umberto Mucci

ROMA\ aise\ - È appena stato pubblicato il dodicesimo libro di We the Italians, il decimo almanacco annuale contenente le interviste svolte dal fondatore e direttore del portale bilingue nel corso del 2025. Il libro, come gli undici che lo hanno preceduto, è disponibile su Amazon. Una preview si può trovare però anche sul sito di "We the Italians".
Ogni anno, We the Italians pubblica la raccolta contenente i testi, in due lingue, attraverso i quali dà voce a numerosi personaggi che, ciascuno con una diversa esperienza e conoscenza, regalano tanti diversi punti di vista da cui comprendere uno dei mille argomenti riguardanti i rapporti tra Italia e Stati Uniti.
Nell’almanacco 2025, che come per gli anni passati contiene le versioni in inglese e in italiano, ci sono 12 interviste che raccontano diversi argomenti: la Arizona Italian American Chamber of Commerce; le opportunità di sviluppo negli Stati Uniti per le aziende italiane; l’Italian American Museum di Los Angeles; l’anti-italianismo, gli stereotipi e la cancel culture; il 50° anniversario della National Italian American Foundation; il Centro Culturale Italiano di Buffalo; gli italiani negli Stati Uniti “Prisoners in Paradise” durante la Seconda guerra mondiale; Growing Up Italian, una voce moderna per una comunità italoamericana senza tempo; il documentario The Neighborhood: The North End becomes Columbus Park in Kansas City; il 70° anniversario della presenza americana a Vicenza e il ruolo degli Stati Uniti nella difesa dell’Italia; Super Mario Turns 40, come un idraulico italoamericano è diventato un’icona globale; 200 anni di studi italiani alla Columbia University di New York.
Si tratta di un giro degli Stati Uniti (e in parte dell’Italia che lavora con l’America) geografico e tematico che affronta temi del passato, del presente e del futuro, incontrando donne e uomini sempre con la lente dei rapporti tra Italia e Stati Uniti: un inedito mix che continua la tradizione delle interviste di We the Italians, arrivate ormai a più di 330. (aise)