AICS alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum
ROMA\ aise\ - L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), preposta all'attuazione della politica di cooperazione allo sviluppo definita dalla Farnesina, partecipa alla BMTA 2024 che si è aperta oggi, 31 ottobre a Paestum, dove è in programma sino al 3 novembre.
L’AICS presenterà i progetti realizzati nel settore del patrimonio culturale e della cultura, con un focus su quattro Paesi dell’area mediterranea e del vicino oriente: Tunisia, Marocco, Giordania e Iraq. La presenza di AICS ha lo scopo di sottolineare il valore e l’efficacia delle azioni di cooperazione in questi ambiti, in quanto generatrici di sviluppo economico, crescita e identità, grazie anche alla formazione specializzata e alla creazione di servizi turistici sostenibili e di qualità.
Il sostegno alla cultura e alle iniziative in quest’ambito è un elemento distintivo della cooperazione italiana e quindi di AICS, sin dalla sua costituzione nel 2016. L’Agenzia, seguendo le linee strategiche definite dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale (MAECI), formula, finanzia, gestisce e controlla l’attuazione dei progetti di cooperazione allo sviluppo.
La definizione e realizzazione delle iniziative in ambito culturale, come in tutte le azioni di cooperazione, sono rese possibili grazie ad un intenso scambio con le istituzioni locali, avvalendosi delle eccellenze italiane del settore, provenienti dai centri di ricerca, università, imprese culturali, amministrazioni centrali (come il Ministero della cultura e i suoi rinomati Istituti del restauro, della catalogazione e dei musei), dalle organizzazioni no-profit e dagli enti locali che insieme rappresentano quella leadership culturale che tutto il mondo ci riconosce.
La presenza di AICS alla XXVI Edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico mira a valorizzare il lavoro svolto nel settore della cooperazione culturale, arrivando a erogare, dal 2016 ad oggi, in 30 Paesi di intervento, oltre 100 milioni di euro per circa 120 iniziative. Tali investimenti si sono concentrati, principalmente, su quattro ambiti di intervento: protezione del patrimonio culturale, sviluppo delle industrie culturali e creative, promozione del turismo sostenibile e sensibilizzazione alla cultura. Tutto ciò in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030, che riconoscono esplicitamente il ruolo della cultura come "target" di sviluppo.
Nell’ambito della rassegna, il direttore AICS Marco Riccardo Rusconi insieme a ospiti, esperti e rappresentanti di istituzioni culturali di Tunisia, Marocco, Libano, Siria, Iraq e Giordania interviene al panel su “Il Patrimonio culturale nel Mediterraneo come fattore di sviluppo: le iniziative dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo”, in programma domani mattina, 1° novembre, dalle ore 10:00, presso la Sala Cerere. I progetti presentati sono esempi dei diversi ambiti di intervento dell’Agenzia: dal restauro fisico di monumenti e immobili finalizzati a ripristinarne le caratteristiche originarie, narrative o figurative (come per il recupero della policromia del mosaico di Madaba in Giordania, dove si è intervenuti con le maestranze locali al fine di trasmettere le competenze dei centri di restauro italiani); agli interventi di restauro architettonico finalizzati alla creazione di un Centro mediterraneo per le arti applicate (come il complesso di Santa Croce a Tunisi, in cui si vogliono raccogliere e promuovere i mestieri tradizionali della cultura locale); alle iniziative volte al recupero di ambienti per destinarli a laboratori di restauro dotati delle più moderne e sofisticate attrezzature per la formazione di restauratori, come a Jerash, in Giordania; o come col Programma CHUD, in Libano, esempio virtuoso di progetto multidimensionale in cui la tutela del patrimonio culturale delle 5 principali città storiche del Paese, Baalbek, Byblos, Sidone, Tripoli e Tiro, si bilancia con lo sviluppo urbano e socio-economico; fino al caso del Museo di Aleppo, in Siria, dove l’azione di riabilitazione e recupero, che ha consentito di rendere nuovamente accessibile il museo, mira a valorizzare la coesione sociale e l’accoglienza e si inserisce nel quadro dell’azione umanitaria in risposta alle conseguenze della crisi siriana nella regione.
Spazio anche ai progetti di ricerca e valorizzazione dei saperi locali, delle tecniche artistiche tradizionali, delle produzioni artigianali e servizi collegati al turismo, come in Giordania, dove AICS ha collaborato all’identificazione di figure professionali necessarie per efficientare e accrescere i flussi turistici verso questo Paese e a elevarne la qualità.
Sempre il 1° novembre, alle ore 16:00, presso la Sala Nettuno, il direttore Rusconi interviene al panel “Archeologia italiana: tradizione, innovazione e sviluppo locale”, organizzato in collaborazione con la Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale e la Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, illustrando la modalità di approccio e il contributo della Cooperazione allo Sviluppo anche nell’ambito delle missioni archeologiche.
“L’efficacia delle attività poste in essere e i risultati ottenuti nel Mediterraneo come in altre parti del mondo, universalmente apprezzati e riconosciuti, ci incoraggiano a moltiplicare gli interventi su questo terreno, anche in altri contesti culturali, come nel continente africano, dove l’Agenzia opera storicamente e dove sta intensificando – con la spinta del Piano Mattei - la sua azione, coinvolgendo sempre le eccellenze italiane del settore”, ha dichiarato Rusconi.
“Nel continente africano sarà fondamentale incrementare lo scambio tra istituzioni culturali locali e italiane, al fine di accrescere, nei nostri partner africani, la conoscenza degli strumenti più appropriati per esprimere le loro identità culturali e farne un concreto mezzo per generare attività economiche e, dunque, sviluppo individuale e collettivo. Senza ignorare l’impulso che può essere dato in questo continente al settore delle industrie culturali e creative, quali il design, la moda, il cinema, la musica e l’audiovisivo”, ha affermato Emilio Cabasino, esperto patrimonio culturale AICS.
“Il sostegno alla cultura e alle iniziative in ambito culturale rappresenta un tratto importante della Cooperazione Italiana e quindi dell’azione di AICS, sin dalla sua costituzione nel 2016”, ha aggiunto Rusconi. “La cultura è, infatti, un importante strumento di coesione sociale, di identità e sviluppo e gioca pertanto un ruolo determinante nel costruire società stabili, pacifiche e resilienti e portare prosperità”. (aise)