DIH InnovaMare: la Puglia nel nuovo progetto di cooperazione sull’economia del mare
BARI\ aise\ - Proseguono le attività di ARTI, l’Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione della Puglia, nell’ambito dell’economia del mare e della cooperazione transfrontaliera, con un nuovo tassello costituito dall’avvio del progetto DIH InnovaMare, di cui è partner.
Il progetto, noto anche come Hub transfrontaliero dell’innovazione digitale per le tecnologie marine innovative, è cofinanziato dal FESR Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale nell’ambito del Programma di cooperazione transfrontaliera Interreg Italia - Croazia 2021-2027 con una dotazione finanziaria di 1,6 milioni di euro per una durata di 30 mesi (da febbraio 2024 a luglio 2026).
Il progetto mira a far divenire il DIH (Digital Innovation Hub) InnovaMare un polo d’eccellenza a livello transfrontaliero e comunitario nel rafforzamento delle capacità di ricerca e nella promozione del trasferimento tecnologico per lo sviluppo di tecnologie marine innovative. Lo scopo è quello di contribuire alla trasformazione digitale e verde per un’economia blu sostenibile nel Mare Adriatico.
Tra le attività, attraverso le quali i partner del progetto contribuiranno alla realizzazione dei risultati, vi sono il rafforzamento della capacità d’innovazione per la realizzazione di tecnologie marine, un programma sperimentale per la mobilità transfrontaliera dei ricercatori per la ricerca applicata e la cooperazione nell’economia blu, l’attuazione di azioni pilota congiunte per lo sviluppo di nuove tecnologie marittime che rispondano ai fabbisogni di nuovi mercati emergenti e lo sviluppo di nuovi concetti innovativi che divengano soluzioni per le sfide dell’economia blu.
“Il Digital Innovation Hub (DIH) Innovamare è la nostra risposta concreta al bisogno di aumentare l’efficacia delle attività di innovazione nell’area adriatica attraverso un fil rouge con la Croazia”, spiega il commissario straordinario di Arti Puglia Alfonso Pisicchio.
“Obiettivo degli attori è quello di realizzare ecosistemi da espandere e condividere per la sostenibilità del mare come sfida sociale e strategica di sviluppo e innovazione a livello transfrontaliero con il sempre maggiore coinvolgimento dei giovani ricercatori”, aggiunge. “Continua la nostra attenzione per l’economia del mare, che è uno dei principali fattori di cambiamento verso la sostenibilità, anche attraverso la partecipazione a progetti europei che consentono stimolanti processi di proiezione internazionale, collaborazione e scambio di buone pratiche”.
Il consorzio del progetto, con la Camera dell’Economia croata come capofila, è composto da otto partner: l’Istituto Ruder Boškovic, la Contea di Šibenik e Knin, l’Università di Zara, dalla Croazia, e Unioncamere Del Veneto, l’ARTI - Agenzia Regionale per la Tecnologia e l'Innovazione, il CNR - Consiglio Nazionale delle Ricerche, Wireless and More srl, dall'Italia, ai quali si aggiungono quattro organizzazioni associate (Agenzia croata per le piccole imprese, l'innovazione e gli investimenti -HAMAG-BICRO, Università di Padova, Porti di Venezia e Chioggia e Veneto Innovazione S.p.A.).
È iniziato oggi a Šibenik, in Croazia, l’incontro dei referenti dei partner impegnati fino a domani in un evento di avvio del progetto, in cui discutere dei primi passi dell’attuazione delle sue attività. (aise)