Ferdinandi (Anci): con i Comuni una rete viva di diplomazia dal basso per il cessate il fuoco a Gaza e in Ucraina

OSAKA\ aise\ - I Comuni come "rete viva" per una "diplomazia dal basso" che chieda "con una sola voce l'immediato cessate il fuoco in Ucraina, a Gaza e ovunque si combatta". E lo devono fare chiedendo "l'avvio di processi di pace credibili, duraturi e inclusivi". Questo è quanto sottolineato da Vittoria Ferdinandi, sindaca di Perugia e delegata alla Pace per l'ANCI, nel suo intervento di questa mattina, 4 settembre, all’Expo 2025 di Osaka dove, all’interno del Padiglione Italia, si sta svolgendo la Settimana della regione Umbria.
“I Comuni vedono da vicino le conseguenze delle guerre, anche quando avvengono lontano – ha aggiunto Ferdinandi –. Le vediamo negli occhi dei rifugiati che arrivano nelle nostre città, nelle comunità che aprono le loro porte, nelle famiglie che accolgono. Ed è per questo che abbiamo il dovere di diventare la voce dei popoli, la voce di chi non ha voce, e di chiedere con forza che si fermi la logica delle armi e si scelga la logica della vita”.
Da qui l’appello della delegata Anci: "Voglio dire con chiarezza che non possiamo più accettare che la politica internazionale resti prigioniera delle strategie militari e delle ragioni economiche. Non possiamo più tollerare che la nostra epoca sia raccontata attraverso le immagini di bambini senza futuro, di donne e uomini senza casa, di popoli ridotti alla fame e alla disperazione. Non possiamo più sopportare che l’indifferenza sia la risposta".
“La pace – ha ribadito la sindaca – non è un’utopia. È la più urgente delle responsabilità politiche e morali, l’unica alternativa concreta al disastro. Non è solo un fine, ma il mezzo stesso della convivenza umana. Scegliere la pace ogni giorno significa scegliere di salvarci insieme, come popoli e come umanità e come diceva Aldo Capitini "Se vuoi la pace, prepara la pace"". (aise)