L’Italia conferma con AICS il proprio impegno al World Water Forum

BALI\ aise\ - Sino al 25 maggio a Bali, in Indonesia, si tiene la decima edizione del World Water Forum, il più importante evento internazionale nel settore dell’acqua, che riunisce autorità, comunità scientifica, imprese e società civile per confrontarsi attorno alle sfide globali dell’acqua.
L’Italia partecipa alla manifestazione con un padiglione che ospiterà numerosi e qualificati contributi coordinati dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS): la presenza di 4 sedi estere (Hanoi, Tunisi, Il Cairo, Maputo), soggetti istituzionali attivamente impegnati sul tema (Water Museum Global Network – UNESCO, CIHEAM Bari, One Water Italian Committee) e aziende private (Acea, Acquedotto Pugliese, Veragon) testimonia l’attenzione dedicata alla risorsa acqua nelle sue varie declinazioni.
La delegazione italiana, guidata da Francesco Corvaro, inviato speciale per il clima del Governo Italiano, prenderà parte al board del Forum e interverrà con numerosi appuntamenti costruiti con l’obiettivo di fornire uno sguardo complessivo e intersettoriale.
“L’acqua è sinonimo di vita ma i cambiamenti climatici in atto stanno sempre più mettendo in crisi la sua reperibilità in alcune aree nel mondo e la sua gestione in altre. È una risorsa sempre più preziosa, che oltre ad essere necessaria alla vita umana, può diventare anche veicolo di pace e di unità in un mondo sempre più caratterizzato da conflitti”, afferma Corvaro.
L’apertura dei lavori della manifestazione si è tenuta oggi, 20 maggio, con l’inaugurazione ufficiale del Padiglione alla presenza dell’ambasciatore italiano in Indonesia, Benedetto Latteri, e del direttore dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, Marco Riccardo Rusconi.
Seguirà la presentazione del progetto d’installazione UNESCO “The Voices of the Water”, un’esperienza immersiva che punta a esaltare il ruolo dell’acqua nella storia dell’umanità e come fonte di ispirazione per una gestione sostenibile delle risorse nell’ottica di una transizione ecologica. Martedì 21 maggio la giornata sarà animata da un primo incontro organizzato dal CIHEAM Bari sul tema della diplomazia dell’acqua e della formazione delle future classi dirigenti. L’appuntamento successivo, a cura di One Water Italian Commitee, è puntato al ruolo della cooperazione in ambito Mediterraneo. Infine, la sede AICS Maputo porterà una testimonianza sulla gestione delle risorse idriche nei Paesi a minor livello di sviluppo. La terza giornata, mercoledì 22 maggio, proseguirà con la presentazione dei progetti portati avanti da due Sedi estere dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo: AICS Hanoi si concentrerà sullo sviluppo di strategie e valutazione delle sfide in ambito di water security in Vietnam, AICS Cairo racconterà l’impegno teso a una maggiore efficienza nella gestione dell’acqua nella Valle del Nilo. L’ultimo seminario sarà curato da Acquedotto Pugliese, che porterà all’attenzione del pubblico le proprie migliori pratiche e le attività a livello internazionale. Giovedì 23 maggio il programma dei panel si chiuderà con il contributo dell’azienda Veragon e un incontro curato da AICS Tunisi su tecnologie e innovazione nel settore acqua in Tunisia, Libia e Marocco.
L’impegno del Sistema Italia di cooperazione allo sviluppo si è concentrato per la maggior parte degli investimenti, nei Paesi africani e asiatici, incluso il Medio Oriente. Un approccio operativo che si articola in azioni tese a garantire l’offerta alle popolazioni beneficiarie in situazioni di emergenza e a intervenire per la sicurezza idrica e Water sanitation and hygiene (WASH), con una prospettiva integrata e multisettoriale, come nel caso di Smart Climate – Sustainable Malawian Agriculture, implementato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, per migliorare la resilienza ai cambiamenti climatici: il progetto in corso di attuazione in Malawi, nei distretti di Karonga e Nkhotakota promuove cambiamenti a livello individuale, comunitario e istituzionale migliorando le conoscenze tecniche dei gruppi target in vari settori, fra tecniche di agricoltura conservativa, miglioramento delle pratiche nutrizionali, sistemi di irrigazione, gestione delle aziende agricole, uso delle informazioni meteo-climatiche e strategie di riduzione del rischio di catastrofi.
“L’Italia ha maturato una lunga tradizione nella conservazione e gestione delle risorse idriche e, forte di una sempre maggiore consapevolezza della società civile e degli stakeholder nazionali sul tema acqua, ha ben chiaro il proprio ruolo di Paese leader nel settore idrico”, ha dichiarato Marco Riccardo Rusconi, direttore dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. “Le azioni che la Cooperazione Italiana conduce sono in linea con il Piano Mattei, che vede l’acqua fra i suoi assi, con investimenti in manutenzione, distribuzione e sensibilizzazione”. (aise)