A Berlino “Omaggio a Claudia Cardinale”

BERLINO\ aise\ - Claudia Cardinale è una delle attrici di spicco del cinema italiano fin dagli anni Sessanta. Secondo Marcello Mastroianni “l‘unica artista normale in un ambiente di nevrotici e isterici”, ha incarnato in modo anticonvenzionale una grande varietà di immagini femminili in oltre 100 produzioni internazionali. A lei Berlino dedica una retrospettiva che, organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura, insieme ad Arsenal – Institute for Film and Video Art e.V., Cinecittà Luce e CSC Cineteca Nazionale, si aprirà oggi, 2 maggio, e proseguirà sino alla fine del mese nella sede di Kino Arsenal, in Potsdamer Str. 2.
La carriera cinematografica di Claude Joséphine Rose Cardinale, nata nel 1938, inizia, come quella di tante altre star italiane dell’epoca (Lucia Bosè, Gina Lollobrigida, Sophia Loren e Silvana Mangano), con un concorso di bellezza in cui viene premiata con un viaggio alla Mostra del Cinema di Venezia. È lì che il produttore Franco Cristaldi scopre la minorenne e la mette subito sotto contratto che andrà ad interferire profondamente nella sua vita privata.
A partire dal 1958, Claudia Cardinale appare in numerosi film italiani, tra cui il successo mondiale I SOLITI IGNOTI di Mario Monicelli. Il suo primo ruolo importante è quello di Valerio Zurlini in LA RAGAZZA CON LA VALIGIA (1961). Un anno dopo, ottiene il suo primo successo internazionale accanto a Jean-Paul Belmondo nel film d’avventura CARTOUCHE. La grande svolta arriva nel 1963 con tre film che fanno ormai parte di tutte le enciclopedie cinematografiche: OTTO E MEZZO di Federico Fellini, La Pantera Rosa di Blake Edwards e IL GATTOPARDO di Luchino Visconti, con il quale Claudia Cardinale lavorò in quattro altri film, il quale ammirava il suo carattere ribelle e orgoglioso.
Nel 1973 Claudia Cardinale si separa da Franco Cristaldi, che esercita la sua influenza e fa in modo che non riceva quasi più offerte cinematografiche in Italia. Dopodiché gira dieci film sotto la direzione del suo nuovo compagno Pasquale Squitieri e lavora con registi famosi come Liliana Cavani, Werner Herzog, Marco Bellocchio, Henri Verneuil e Manoel de Oliveira, scoprendo il suo amore per il teatro all’età di 60 anni.
Il Kino Arsenal presenta una selezione di 14 (co)produzioni italiane del periodo creativo più produttivo di Cardinale, gli anni dal 1958 al 1971. Si inizia oggi, giovedì 2 maggio, alle ore 20.00, con LA RAGAZZA CON LA VALIGIA di Valerio Zurlini (Italia/Francia 1961). La proiezione, che si terrà in versione originale con sottotitoli in inglese, sarà introdotta da Cristina Jandelli, docente presso il dipartimento SAGAS (Storia, Archeologia, Geografia, Arte, Spettacolo) dell’Università di Firenze, dove insegna storia del cinema e cinema italiano. (aise)