Alla Gregoriana di Roma un convegno su Michel de Certeau, a 100 anni dalla nascita

ROMA\ aise\ - In preparazione al centenario della nascita di Michel de Certeau (1925-2025), la Facoltà di Filosofia della Pontificia Università Gregoriana di Roma e l’Institut Français Centre Saint-Louis organizzano per il pomeriggio di mercoledì 16 ottobre la tavola rotonda “Michel de Certeau. Pensare la modernità”.
Autore più volte citato anche da papa Francesco, il gesuita francese Michel de Certeau ha saputo sviluppare una specifica analisi e diagnosi della modernità muovendosi tra storia, antropologia, sociologia, filosofia e teologia. Questioni come quelle legate al rapporto tra scrittura e oralità, luogo proprio e alterità, istituzioni e credenze, solo per citarne alcune, attraversano le sue opere, dischiudendo un vasto potenziale interpretativo.
“L’approccio che abbiamo scelto ci consente di attraversare l’opera di Certeau nella sua complessità, permettendoci di far dialogare i suoi scritti e anche di problematizzarli, senza incasellare il suo percorso nei confini dell’una o dell’altra disciplina”, spiega Diana Napoli, docente presso la Facoltà di Filosofia della Gregoriana nonché una delle principali organizzatrici dell’incontro. “Analizzare in che senso Certeau ha pensato la modernità è un modo per interrogarci sull’eredità di un’epoca che è terminata e riflettere sul nostro presente, ma anche per capire meglio Certeau stesso, contestualizzarlo, riconoscere nei suoi scritti la lingua e i problemi del suo tempo. La tentazione di farne un’agiografia, in vista del centenario della nascita, è forte, ma faremmo un torto al suo percorso di intellettuale e di gesuita, oltre che alla comunità dei ricercatori”.
La tavola rotonda del prossimo 16 ottobre si propone di discutere su Certeau quale vero e proprio “pensatore della modernità”, così come sul significato e sulle domande che la sua riflessione può suscitare nel presente. Proprio il tempo presente, che all’apparenza si pretende ormai scandito da un orizzonte del “post” (post-modernità, post-verità, post-realismo, post-umanesimo), non smette in realtà di definirsi e di ridefinirsi in relazione al “moderno” che continua a dettare la sua legge, prendendosi gioco dei tentativi di disfarsene.
Dopo i saluti di P. Gaetano Piccolo S.I., Decano della Facoltà di Filosofia, interverranno i professori Diana Napoli, Ferdinando Fava (Università degli Studi di Padova), Pierre-Antoine Fabre (École des Hautes Études en Sciences Sociales), Davide Lampugnani (Università Cattolica del Sacro Cuore), Luigi Mantuano (Società Italiana di Scienze Umane e Sociali), Eric Maigret (Université Sorbonne Nouvelle – Paris 3) e Martin Morales S.J. (Pontificia Università Gregoriana).
Per partecipare occorre iscriversi qui. (aise)