“Alps. Architecture. South Tyrol” in mostra in Palazzo Cavanis a Venezia

Julian Tratter, Markus Hinteregger, Barth, Halle 3, 2023, Bressanone I Ph. Gustav Willeit

VENEZIA\ aise\ - Nuova tappa del progetto espositivo "Architetture recenti in Alto Adige 2018-2024". Dopo la presentazione a Merano, la mostra curata dall'architetto Filippo Bricolo sarà riproposta sino al 23 novembre presso Palazzo Cavanis a Venezia, in concomitanza con la Biennale di Architettura 2025, con il nuovo titolo “Alps. Architecture. South Tyrol”.
Organizzata da Merano Arte in collaborazione con la Fondazione Architettura Alto Adige e il Südtiroler Künstlerbund, la mostra presenta un inventario dei progetti che documentano l’orizzonte architettonico che si è sviluppato in Alto Adige tra il 2018 e il 2024. La mostra racconta la recente storia architettonica della regione e riflette le continue trasformazioni del paesaggio urbano.
La selezione dei progetti è stata curata da una giuria internazionale composta dal curatore Filippo Bricolo (Italia), architetto (Bricolo Falsarella Architetti) e docente al Politecnico di Milano, affiancato da Annette Spiro (Svizzera), architetta (Spiro + Gantenbein Architekten ETH/SIA AG) e professoressa ordinaria di architettura e costruzione al Politecnico federale di Zurigo (ETH) e da Elisa Valero Ramos (Spagna), architetta e professoressa di architettura presso la Escuela Técnica Superior de Arquitectura dell'Università di Granada. I tre membri della giuria hanno dapprima svolto una preselezione degli oltre 240 progetti pervenuti; dopo una visita in loco a numerose strutture, ne sono state scelte 28 principali, di cui sarà proposta una restituzione dettagliata, a cui si affianca un secondo gruppo di altre 28, che trovano spazio in mostra e in catalogo, in modo più ridotto.
I criteri di selezione della giuria sono affini al tema della Biennale di Architettura di quest'anno, “Intelligens. Natural. Artificial. Collective”, scelto dal curatore Carlo Ratti. Da un lato, l'esposizione affronta la questione centrale formulata da Filippo Bricolo, ovvero se esista un'architettura altoatesina e quali siano le sue caratteristiche distintive; dall'altro si occupa dei temi guida della Biennale. Al centro ci sono progetti che si distinguono per una pianificazione sostenibile, il recupero attento dei centri urbani e un utilizzo delle risorse, del paesaggio e dei materiali il più possibile accorto – aspetti che caratterizzano il cambiamento culturale nel settore architettonico della regione e che vengono approfonditi in modo particolare nei 28 progetti principali.
Tradizionalmente concepita come esposizione itinerante e solitamente presentata in diverse sedi dell’Europa centrale, la mostra di architettura di Kunst Meran Merano Arte parte ora per un viaggio con destinazione Venezia.
“La vicinanza tematica con la Biennale di Architettura di quest'anno offre un'opportunità preziosa per presentare la diversità architettonica dell'Alto Adige a un pubblico internazionale di esperti”, ha dichiarato Georg Klotzner, presidente dell'associazione artistica meranese e ideatore del progetto “Alps. Architecture. South Tyrol”. “Rafforzati dalla risonanza positiva che le nostre mostre di architettura hanno ricevuto a livello nazionale e internazionale, siamo convinti che l'architettura altoatesina possa affermarsi con successo nel confronto con altre regioni dell’arco alpino e oltre. Allo stesso tempo, vogliamo cogliere l’occasione per rendere visibili oltre i confini regionali le molteplici attività culturali di Kunst Meran Merano Arte”.
Il progetto espositivo “Alps. Architecture. South Tyrol” è generosamente sostenuto dalla Provincia Autonoma di Bolzano – Assessorati alla Cultura Tedesca, Cultura Italiana e Cultura Ladina, nonché dalla Fondazione Cassa di Risparmio.
Nell'ambito della mostra, nel cortile interno di Palazzo Cavanis, è previsto un programma di talk, workshop ed eventi serali, tra cui incontri con le architette e gli architetti degli studi coinvolti, con interessanti approfondimenti. (aise)