Delitto Matteotti: in libreria tre saggi di Pietro Nenni

ROMA\ aise\ - A cento anni dalla morte di Giacomo Matteotti arrivano in libreria tre saggi di Pietro Nenni, due dei quali sequestrati dal regime fascista, considerati distrutti e ritrovati solo di recente. Raccolti sotto il titolo “L’assassinio di Matteotti”, i tre scritti sono in libreria da ieri, 25 ottobre, con le edizioni Arcadia (180 pagine, 18 euro) arricchiti da una prefazione di Claudio Martelli, già vicesegretario del Partito socialista italiano, vicepresidente del Consiglio e ministro di Grazia e giustizia.
Ad introdurre i volumi è Fabio Vander, laurea in Filosofia con Gennaro Sasso e in Scienze politiche con Pietro Scoppola, un impiego al Senato della Repubblica.
Il libro propone tre scritti di Pietro Nenni (1891-1980), leader storico del Partito socialista che per quasi vent’anni combatté il fascismo dall’esilio e negli anni Sessanta fu vice presidente del Consiglio nel primo governo di centro-sinistra presieduto da Aldo Moro.
I tre testi si intitolano “L’Assassino di Matteotti ed il processo al regime” (1924); “Perché l’opposizione non è a Chieti”; (1926); “Dopo la commedia di Chieti”; (1926). Gli ultimi due vengono pubblicati per la prima volta: sequestrati dal regime fascista, e ritrovati solo di recente, si ritenevano ormai perduti. La diffusione di questi opuscoli comportò per Nenni, che da subito indicò le responsabilità di Mussolini nell’omicidio Matteotti, ben due condanne e un breve periodo di reclusione. (aise)