“Giancarlo Cazzaniga, la musica degli affetti” a Ravenna

RAVENNA\ aise\ - Verrà inaugurata il prossimo 11 aprile alle 18:30 presso lo spazio espositivo Pallavicini22 Art Gallery, in Viale Giorgio Pallavicini 22 a Ravenna, la mostra “Giancarlo Cazzaniga, la musica degli affetti” che intende celebrare l'artista lombardo Giancarlo Cazzaniga. L'esposizione, a cura di Claudio Calari con testo a catalogo di quest’ultimo, rimarrà allestita fino a sabato 26 aprile e sarà aperta al pubblico – a ingresso libero – dal martedì al sabato feriali dalle 17 alle 19.
La piccola esposizione contempla otto opere del maestro, oli, incisioni, alcune fotografie e una serie di lettere dell’artista rivolte al collezionista Roberto Pagnani. Questi, insieme alla moglie Raffaella Ghigi, ha dato vita alla Collezione Ghigi Pagnani, celebrata quest’anno dalla mostra “1955-1965. Il mondo nuovo a Ravenna. Sguardi dalla Collezione d’Arte Ghigi Pagnani” presso Palazzo Rasponi dalle Teste di Ravenna il cui catalogo verrà presentato nel corso della mostra.
L’omaggio permette di focalizzarci su un particolare momento storico, gli anni '60 a Milano, e di parlare di un artista che purtroppo non ha avuto grande fortuna critica post mortem, nonostante abbia partecipato alle esposizioni italiane più importanti di quegli anni, come le due edizioni della Biennale di Venezia nel 1962 e nel 1966, e la Quadriennale di Roma nel 1965, per le quali ha realizzato opere di grande spessore, poi acquistate e selezionate da Roberto Pagnani.
Giancarlo Cazzaniga nasce a Monza il 20 settembre 1930. Spinto dalla determinazione e dal sostegno del padre, intraprende gli studi di pittura.
Nel 1950 si trasferisce a Milano, dove frequenta l'Accademia d'Arte Cimabue e stringe i primi contatti fondamentali per la sua formazione. Debutta negli anni '50 partecipando a rassegne pubbliche e tematiche, fino a presentare la sua prima mostra personale a Brescia nel 1957.
Nel 1958 espone alla Permanente di Milano, prendendo parte alla mostra "Giovani Artisti Italiani", e l'anno successivo, sempre a Milano, si aggiudica il Premio San Fedele.
Negli anni '60 viene invitato sia alla Biennale di Venezia che alla Quadriennale di Roma. Il suo percorso espositivo, ricco e prestigioso, ne consolida la figura come protagonista dell'arte contemporanea italiana.
La sua attività, caratterizzata da esposizioni in sedi istituzionali di rilievo e mostre internazionali, si accompagna a un costante interesse da parte della critica e della stampa, che segue con attenzione l'evolversi del suo linguaggio pittorico.
Promossa e organizzata da CARP Associazione di Promozione Sociale, Spazio Espositivo PALLAVICINI 22 Art Gallery, Archivio Collezione Ghigi-Pagnani in collaborazione con La Casa Rossa, piccolo museo privato Sergio Cicognani, Felsina Factory, Odeon Gallery e Wundergrafik, la mostra si avvale del patrocinio di Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura, Accademia di Belle Arti di Ravenna, Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centro-settentrionale e del sostegno di SAGEM srl. (aise)