Giganti di Sardegna: Muroni e Mont'e Prama

ROMA\ aise\ - Ritrovarsi al Museo Etrusco di Villa Giulia a Roma per un evento tra sport e archeologia è stata una bella occasione per intervistare un collega stimato come Anthony Muroni. Giornalista (già Direttore del Gruppo Unione Sarda, Videolina, Radiolina e attuale Direttore di Tele Sardegna) Muroni è conosciuto in Italia e all’estero come Presidente della Fondazione “Giganti di Mont'e Prama” che sta regalando a Cabras, nell’Oristanese, una attenzione e una valorizzazione del territorio simile a quella vissuta da Riace per i suoi Bronzi.
D. Numeri importanti per la Fondazione, sia per il Museo di Cabras che nel territorio intorno al sito. Ci racconti come la scoperta e la storia di questo sito archeologico (risalente al periodo del bronzo) stanno valorizzando tutta l’area.
R. Numeri inattesi anche da noi: nel 2024 ben 178 mila biglietti staccati e un incasso di 840mila euro, con un incremento del 25% rispetto all'anno precedente. La Human Foundation, che valuta l'impatto dei progetti culturali sul territorio, ha stimato che Mont'e Prama ha generato almeno 47 milioni di euro nel triennio 2022/24 nell’economia del Sinis.
D. Come vi state muovendo?
R. La Fondazione Mont'e Prama ha un piano che si sviluppa in quattro direzioni principali: Siti top – per rendere i luoghi della cultura sempre più accessibili e accoglienti, perché vogliamo che tutti si sentano a casa; Ricerca e didattica – per svelare i segreti del passato e tramandarli ai giovani, perché la storia è un tesoro da custodire; promozione – per far conoscere Mont'e Prama a un pubblico sempre più vasto, perché questo posto è troppo bello per non essere visto; e, infine, talenti – per sostenere la crescita dei giovani del territorio, perché sono loro il futuro.
D. Sulla bellezza del mare e dei paesaggi nella penisola del Sinis non si discute, ha conquistato il cuore di tanti turisti anche prima della scoperta dei Giganti, ma come avete sposato il valore storico e archeologico del sito con i luoghi circostanti?
R. Con tante iniziative e nuove imprese, come il restyling della recinzione dell'antica città di Tharros, l’istituzione del primo centro servizi nell'area archeologica di Mont'e Prama, con acqua ed energia elettrica, dopo mezzo secolo. O, ancora, la riapertura della chiesa e dell'ipogeo di San Salvatore di Sinis, con tanto di restauro e messa in sicurezza e l’inaugurazione del primo pezzo del nuovo parco nel Museo di Cabras che accoglierà tutte le statue, comprese quelle tutt’ora esposte al Museo Archeologico di Cagliari.
D. I prossimi passi?
R. Completare il parco nel Museo di Cabras e ampliare la Sala del paesaggio del Museo, con una nuova area espositiva di ben 540 metri quadri. Fare un nuovo bar-ristorante a Tharros coi fondi PNRR per rendere Tharros ancora più accessibile con una nuova biglietteria, book shop e centro servizi. Stiamo progettando nuovi uffici della Fondazione, un nuovo deposito, un centro di restauro, un laboratorio tecnologico e polo didattico a Solanas di Cabras. Siamo anche molto attenti all'ambiente: stiamo lavorando a un piano per creare una Comunità energetica nel Parco archeologico naturale del Sinis e a dei pontili mobili nello stagno di Cabras, per collegare il Museo civico con Mont'e Prama tramite un battello elettrico. E anche quest'anno torna il bus Mont'e Prama link, per ridurre il traffico verso i siti archeologici.
D. La promozione dei Giganti di Monte Prama ha superato i confini dell’isola e del Mediterraneo….
R. Dopo il successo della mostra sui Giganti a Madrid, ci prepariamo a inaugurare una nuova esposizione sulla civiltà nuragica a Barcellona, il 16 aprile. In questi giorni vado a New York per un accordo per esporli al Metropolitan Museum ed abbiamo fatto una seguitissima presentazione alla Casa Italia della Columbia University.
D. Quale la vostra strategia per attrarre turisti, giovani e studenti?
R. Stiamo preparando due grandi mostre su Tharros (al Museo diocesano di Oristano) e sui rapporti tra aristocrazie Nuragiche ed Etrusche. Siamo ovviamente impegnati nella didattica, con progetti per le scuole del territorio, come la ricostruzione 3D di una tomba di Cuccuru Is Arrius realizzata dal Liceo Artistico di Oristano. Noi puntiamo sui giovani ed entriamo ed entreremo nel loro mondo, col linguaggio di oggi. Abbiamo un team dinamico, composto da venti professionisti del territorio, un grande fotografo come Nicola Castangia che valorizza le nostre pubblicazioni. I nostri giovani partecipano a percorsi di formazione continua e a esperienze anche internazionali, in collaborazione con i nostri partner.
D. E poi c’è lo sport. Sappiamo quanto i sardi si identifichino in Italia e all’estero con la loro squadra di calcio.
R. Per far conoscere il nostro patrimonio, abbiamo stretto un accordo con Cagliari Calcio e con la Dinamo Sassari di basket. Quando giocano in trasferta facciamo una presentazione nei Musei delle più importanti città italiane, come qui a Roma. Stiamo stringendo partnership con importanti istituzioni culturali italiane ed europee, come la Galleria degli Uffizi, il Museo Egizio di Torino e il Guggenheim Museum di Bilbao. Ma strizziamo l’occhio ai giovani entrando anche su Topolino, pubblicando una storia a fumetti sui Giganti ed è in arrivo un album di figurine dedicato ai siti del Parco archeologico naturale del Sinis. E tornando allo sport, saremo partner culturali degli Internazionali d'Italia di tennis a Roma.
D. Mostre, spettacoli, cultura, natura. Insomma non vi fermate mai. E l’estate è magica nel Sinis…non solo per noi surfisti amanti delle onde più belle del Mediterraneo proprio lì davanti ai Giganti ma anche per gli appassionati di musica, di arte di danza….
R. L'estate 2025 sarà ancor più magica: in arrivo il Festival internazionale dell'archeologia, il Festival della letteratura, il Sardegna Archeofilm festival, l'ArcheoBeerFest e la rassegna "I Giganti dell'Arte" a Tharros. Vi aspettiamo. (pietro porcella\aise)