“La vita va così”, trionfo al Lirico di Cagliari per il film di Riccardo Milani

CAGLIARI\ aise\ - L’ultima fatica (“piacevolissima fatica” sottolinea) del regista Riccardo Milani si intitola “La vita va così”. Dopo la prima assoluta alla Mostra del Cinema di Roma, il film è stato presentato con successo al Teatro Lirico di Cagliari lo scorso 16 ottobre e domani uscirà in tutta Italia.
A Cagliari, il film è stato presentato al Cine Odissea, multisala “principessa delle prime” e rifugio segreto dei più importanti registi sardi sotto l’ala di Tiziana Medda, alla presenza di tutti i protagonisti stretti attorno al regista e all’attore rivelazione Ignazio Loi, pastore sardo al suo debutto a 84 anni.
“A 84 anni non mi sarei mai aspettato di recitare in un film; è stato uno stravolgimento totale, anche se bellissimo. Ho deciso di vendere il mio gregge, ho già dato", le parole dell’attore. Loi viene da Terralba e ha passato tutta la vita tra le colline della Sardegna, prima come dipendente e poi con un gregge tutto suo. È diventato modello quasi per caso, scelto da Antonio Marras per rappresentare la Sardegna più autentica, e ora si ritrova al cinema, a ottantaquattro anni suonati.
Sullo schermo interpreta Ovidio Marras, uomo che difende la propria terra da chi vuole trasformarla in un resort, rifiutando qualsiasi offerta pur di non rinunciare ai suoi pascoli. A “tentarlo” invano è un imprenditore milanese (interpretato da Diego Abatantuono), mentre al suo fianco c’è la devota figlia (Virginia Raffaele, eccezionale nel ruolo e nell’accento acquisito). Nel cast anche Aldo Baglio, superlativo nel ruolo di un impresario locale e Geppi Cucciari.
Riccardo Milani, all’apice della sua maturazione artistica, dopo essersi rivelato con “Come un gatto in tangenziale” e confermato con “Un mondo a parte”, ha rinnovato il suo cinquantennale animo sardo-milanese così dolce e apprezzato dai locali. Basta vedere come son diventati “famiglia” con tutte le comparse e maestranze locali o la scelta delle location, cartoline inconfondibili del bel mare e della profumata macchia mediterranea tipica dell’estremità sud ovest della Sardegna. O, ancora, quell’orgoglio umanitario, la sensibilità ambientale e l’animo social-sardo e identitario che proclama nei suoi film e in ogni suo intervento.
Un animo in qualche forma simile a quello del pastore del film, ma anche di “Giggixeddu nostru gloriosu”, Gigi Riva, che disse “no” alle lusinghe e ai soldi di Inter e Juve per rimanere in quella che considerava casa sua, Cagliari, e la sua isola, la Sardegna.
Una menzione speciale Milani la meriterebbe anche per come ha utilizzato alcuni dei nostri migliori comici italiani e sardi in ruoli seri e diversi dal cliché al quale eravamo abituati: Aldo Baglio e Virginia Raffaele, che da siculi e romani son diventati sardi nel film; e Geppi Cucciari.
Presenti alla proiezione anche la Presidente della Regione Alessandra Todde con l’assessore al Turismo Franco Cuccureddu e la Capo di Gabinetto Carla Medau; il Sindaco di Cagliari Massimo Zedda e la Vicesindaco Cristina Mancini con la dirigente Marzia Cilloccu; i rappresentanti della Medusa Film che cura la distribuzione, il Sovraintendente del Lirico e i dirigenti della Fondazione Sardegna e della Sardinia Film Commission che hanno sposato e “sponsorizzato” la nobile impresa di Milani. (pietro porcella\aise)