“The Last Supper - Visions of Eternal Return”: Terry Rodgers alla Wizard Gallery di Milano

Terry Rodgers, The Last Supper - Visions of Eternal Return, 2024 – courtesy Wizard Gallery

MILANO\ aise\ - Sino al 3 novembre Wizard Gallery ospita nei propri spazi a Milano la mostra dell’artista americano Terry Rodgers (Newark, New Jersey, 1947) “The Last Supper - Visions of Eternal Return”.
Rodgers è conosciuto internazionalmente per le sue monumentali opere, che toccano temi critici della società contemporanea e dei suoi corollari, realizzati in toni iperrealisti e a volte di contenuti estremi. Il lavoro di Rodgers prende avvio negli anni Sessanta con la fotografia, per poi spostarsi alla pittura, focalizzandosi principalmente su composizioni in cui la figura umana ha una parte predominante.
I suoi dipinti nascono da una fotografia di gusto cinematografico, creando collage di persone realmente fotografati dall’artista e impiegati poi come riferimento per opere molto popolate, in cui i personaggi, spesso giovani privilegiati, sono rappresentati in gruppo, in parties o comunque in occasioni sociali, in cui appare evidente lo scollamento tra desiderio, immaginazione e realtà, nella confusione e incertezza costanti che permeano la società contemporanea. Attraverso le sue opere, Rodgers indaga la complessità del mondo in cui viviamo – dalla depravazione alla beatitudine – toccando temi come solitudine, sovrabbondanza, individualismo, desiderio e lussuria.
In occasione di questa mostra, Terry Rodgers presenta una personalissima interpretazione de L’Ultima Cena. Nell’opera, che ha come origine la più classica delle composizioni, possiamo riconoscere gli elementi stilistici che hanno caratterizzato la sua ricerca artistica. Pur essendo rappresentati in gruppo, i soggetti scelti da Rodgers non si guardano tra loro: gli sguardi sono persi in un vuoto di solitudine e di oblio. Sullo sfondo, aldilà delle tre finestre, il paesaggio raffigurato è più vigoroso e bucolico di quello del capolavoro originale; inoltre, l’artista aggiunge un nuovo elemento, inesistente nei suoi lavori precedenti: la presenza di un cane.
Le opere esposte sono accompagnate da una serie di pastelli su carta di piccolo formato, e due installazioni video, risalenti al 2010, che offrono uno sguardo privilegiato sulle prime esplorazioni e sperimentazioni visive che hanno contribuito a plasmare il linguaggio artistico di Terry Rodgers. Per l’occasione è disponibile un’edizione limitata di 10 stampe de The Last Supper - Visions of Eternal Return, numerate e firmate dall’autore. (aise)