Turismo congressuale/ Santanchè: Italia prima in Europa, ma tanto lavoro per fare ancora meglio

ROMA\ aise\ - “Il turismo congressuale in Italia è il primo in Europa e il secondo al mondo. Questo ci deve riempire di orgoglio di appartenenza, di essere italiani, anche perché poi l’orgoglio di appartenenza in economia si traduce in un vantaggio competitivo che dà risultati concreti”. Queste le parole del ministro del Turismo Daniela Santanchè, intervenuta mercoledì scorso alla presentazione dell’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi (OICE), promosso da Federcongressi&eventi e realizzato da ASERI, con il patrocinio di ENIT e Convention Bureau Italia.
Dai dati presentati emerge che gli eventi realizzati in Italia nel 2024 sono stati 367.981 con un aumento del +8,2% rispetto al 2023. In crescita anche le due voci più significative per definire il valore di eventi e congressi: i partecipanti sono stati 29.264.953 (+7,8% rispetto al 2023) e le presenze 47.213.261 (+12,9% rispetto al 2023).
Numeri che confermano la costante crescita di un settore che, ha detto il Ministro, deve fare di più: “a volte, è necessario rinunciare all’organizzazione di congressi per mancanza di strutture, per mancanza di sale, per mancanza di alberghi. Ci sono oltre 1 milione di stanze, in Italia, ma sono concentrate nelle destinazioni più note e famose a livello mondiale, come Venezia, Firenze, Milano, e Roma”, ha proseguito il ministro. “Ecco, i congressi offrirebbero una grande opportunità per espandersi in località interne bellissime, ma ciò richiede la disponibilità di altre strutture per poterli ospitare e accogliere. E allora il focus dev’essere messo proprio su questo: mettere a disposizione le risorse utili a far nascere nuove strutture adatte a ospitare i congressi, quindi dotate di determinate caratteristiche, come sale ampie e grande qualità. D’altronde – ha detto Santanchè –, solo se sapremo alzare l’asticella dei servizi, saremo pronti a fornire servizi dagli standard più elevati, facendo il bene del turismo congressuale e dell’industria in generale. Il governo è al lavoro anche su questo fronte”.
Santanchè ha infine riportato che in occasione della riunione informale dei ministri del Turismo svolta il 24 giugno a Varsavia, ha richiesto al commissario europeo per i Trasporti Sostenibili e il Turismo Tzitzikostas “un budget specifico per il comparto e che tutti gli Stati membri abbiano un apposito Ministero del Turismo”.
I DATI DEL RAPPORTO OICE
EVENTI E CONGRESSI: DOVE SI TENGONO
La maggior parte dei congressi e degli eventi, il 57,7%, si è svolta al Nord, il 25,3% al Centro, il 10,8% al Sud e il 6,2% nelle Isole. Per quanto riguarda poi le sedi per eventi, gli alberghi congressuali rimangono la tipologia più utilizzata e, infatti, hanno concentrato il 76,8% degli eventi totali. I centri congressi e le sedi fieristico congressuali hanno ospitato il 2,7% degli eventi mentre le dimore storiche non alberghiere il 2,8% e le altre sedi (sedi istituzionali, spazi non convenzionali, arene e centri sportivi, teatri, cinema e auditori) il 17,7%. In particolare le sedi fieristico congressuali hanno registrato il maggior incremento del numero di partecipanti (+26,2%) tra le diverse tipologie di sede.
ITALIA SEMPRE PIÙ SEDE DI EVENTI INTERNAZIONALI
In merito ai promotori, le aziende hanno organizzato la maggioranza degli eventi, il 65,4% mentre le associazioni si confermano il secondo promotore con il 21,8% degli eventi. Infine gli eventi promossi da enti e istituzioni hanno rappresentato il 12,8% degli eventi.
Da sottolineare che, rispetto al 2023, il peso degli eventi aziendali è aumentato soprattutto nei centri congressi e nelle sedi istituzionali mentre è sceso negli alberghi con sale meeting e nelle dimore storiche non alberghiere.
Per quanto concerne la provenienza dei partecipanti, l’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi conferma la crescita dell’appeal dell’Italia nel mercato internazionale del turismo congressuale. Infatti secondo la ricerca nel 2024 gli eventi internazionali (cioè con partecipanti provenienti in percentuale significativa dall’estero) sono stati il 13,4% segnando una crescita di oltre 4 punti percentuali rispetto alla rilevazione precedente. Aumentano anche gli eventi dalla dimensione nazionale (con partecipanti provenienti prevalentemente da fuori regione) e, come diretta conseguenza, diminuiscono gli eventi a dimensione locale (con partecipanti provenienti prevalentemente dalla stessa regione nella quale si svolge l’evento) che rimangono comunque i più numerosi, il 47,2% del totale.
INVESTIMENTI: CAPITALE UMANO AL CENTRO
Per affrontare i cambiamenti del mercato in maniera sempre più efficace la maggior parte degli investimenti compiuti nel 2024 dalle sedi di eventi e congressi è stata a favore della formazione del personale. Seguono, in ordine, gli investimenti per la riqualificazione degli spazi interni, per lo sviluppo di strumenti di promozione e/o di comunicazione e per l’implementazione delle dotazioni audio-video. (aise)