A Bruxelles focus di Tajani su Ucraina, Medio Oriente e Sahel - di Alessandro Butticé

BRUXELLES\ aise\ – A margine del Consiglio Affari Esteri dell’UE, dedicato a Ucraina, Medio Oriente, Sahel e alla crisi in Sudan, il Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha incontrato i giornalisti oggi a Bruxelles.
Assistito dal suo capo di gabinetto, dai rappresentanti permanenti d’Italia presso l’Ue ed il Cops, Ambasciatori Francesco Genuardi, Vincenzo Celeste e Andrea Orizio, Tajani ha risposto alle numerose domande della stampa.
Al centro della discussione europea, ha spiegato il Ministro, vi sono il sostegno finanziario ed energetico a Kyiv, il nuovo pacchetto di sanzioni contro Mosca, il contrasto alla cosiddetta flotta ombra e il rafforzamento delle capacità difensive ucraine. Tajani ha ricordato, inoltre, il lavoro in corso con imprese ed enti italiani per inviare attrezzature energetiche – generatori, turbine, sottostazioni – a sostegno della resilienza civile ucraina.
Sul Medio Oriente, il titolare della Farnesina ha evidenziato il ruolo dell’Italia nel sostegno umanitario a Gaza, con 60 milioni di euro già programmati per interventi strutturali e 110 milioni di aiuti umanitari già mobilitati. “L’Italia è in prima linea”, ha ribadito, ricordando anche l’arrivo in Italia di oltre 1300 palestinesi grazie ai corridoi umanitari, ai ricongiungimenti familiari e alle evacuazioni mediche che hanno coinvolto finora 215 minori.
I Ministri europei hanno inoltre discusso dell’approccio dell’UE al Sahel, area nella quale l’Italia è fortemente impegnata, anche alla luce della recente missione del Ministro, e della situazione umanitaria in Sudan.
Parallelamente agli impegni europei, il Ministro Tajani – insieme al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi – il 28 ottobre si è recato a Nouakchott, come prima tappa di una missione ufficiale in Africa Sub-sahariana che ha toccato anche Senegal e Niger. Una missione che conferma, ha sottolineato oggi, come l’Africa sia una priorità strategica per il Governo italiano, e come l’Italia, “che non ha mire predatorie in Africa”, sia benvoluta e desiderata dai paesi africani.
La Mauritania, Paese prioritario della Cooperazione Italiana, è stata teatro di una serie di incontri ad alto livello con il Primo Ministro Mokhtar Ould Diay, il Ministro degli Esteri Mohamed Salem Ould Merzoug e il Ministro dell’Interno Mohamed Ahmed Ould Mohamed Lemine. Durante la visita, Tajani e Piantedosi hanno inaugurato ufficialmente la nuova Ambasciata d’Italia a Nouakchott, aperta nel 2024 per rilanciare le relazioni bilaterali. Negli ultimi dieci anni l’Italia ha rafforzato in modo significativo la propria presenza diplomatica in Sahel e Africa Occidentale, aprendo ambasciate in Niger, Guinea, Burkina Faso, Mali e Mauritania.
Anche oggi a Bruxelles, Tajani ha ribadito come la missione abbia voluto consolidare il partenariato con tre Paesi chiave dell’Africa Occidentale mettendo al centro: stabilizzazione istituzionale; sviluppo socio-economico; contrasto alla violenza jihadista; e lotta ai traffici di armi, droga ed esseri umani.
La regione, inoltre, offre prospettive crescenti per investimenti e cooperazione economica, da integrare con il Piano Mattei, che dal 2025 includerà anche Mauritania e Senegal tra i nuovi Paesi partner. A Dakar è stato organizzato un Business Forum per rafforzare la presenza delle imprese italiane, oggi già oltre 170 nell’area.
Un altro capitolo rilevante della missione, ricordato anche oggi dal Ministro, ha riguardato il sostegno italiano ai missionari cattolici attivi in Africa, in linea con gli impegni assunti alla Conferenza dei Missionari Italiani del 2023 e al G7 di Pescara. Per sottolineare l’importanza del dialogo interreligioso e la tutela delle comunità cristiane, Tajani ha incontrato il Vescovo di Nouakchott e gli Arcivescovi di Dakar e Niamey. (alessandro butticé\aise)