De Vita (Dgit): turismo delle radici per costruire una nuova stagione di relazioni con i connazionali all’estero

ROMA\ aise\ - Una “visione” nuova del rapporto con gli italiani all’estero e gli italo-discendenti: è questo uno degli obiettivi del Turismo delle radici indicato questa mattina alla Camera dal consigliere Giovanni Maria De Vita, responsabile del progetto della Farnesina, intervenuto al convegno “Turismo delle radici, opportunità di sviluppo territoriale” che, ospitato dal deputato Pd Fabio Porta, ha proposto un focus sulla Campania e il Cilento in particolare.
Il progetto, ha ricordato De Vita, ha coinvolto tutte le regioni italiane. Dalla Campania, ha precisato, “116 comuni hanno risposto al bando nato per dare finanziamenti per la realizzazione di iniziative di interesse per le comunità italiane all’estero. Non si tratta di finanziamenti a pioggia – ha sottolineato – ma di avviare una collaborazione che metta in rete i comuni” che “sono le destinazioni principali dei viaggiatori delle radici”.
“Questo progetto – ha aggiunto - non crea il viaggio delle radici. Il turismo delle radici, come ricordato dall’ambasciatore Matarazzo, è sempre esistito; quello che noi cerchiamo di fare è dare opportunità e strumenti per far sì che questi 80 milioni di italo-discendenti, di cui 8 milioni di origine campane, possano avere la possibilità di venire a visitare i luoghi delle radici e interconnettersi con loro”.
L’obiettivo, ha ribadito De Vita, “è far conoscere agli italiani all’estero cosa sia l’Italia e all’Italia chi sono gli italiani all’estero, al di là degli stereotipi e delle conoscenze molto superficiali, così da creare nuove opportunità”, perché “l’Italia non offre solo parmigiano reggiano e Ferrari; è un Paese dell’Ue, che offre un ingresso in uno dei mercati più importanti del mondo, a finanziamenti e opportunità messe in campo dall’Europa”. Inoltre, “come membro del G7, l’Italia è un Paese di eccellenze che può mettere a disposizione degli italiani all’estero per costruire una nuova stagione di relazioni”.
Proprio questo, ha sottolineato De Vita, è il fulcro del progetto: puntare ad una nuova “visione” dei rapporti con gli italiani all’estero.
“Stiamo andando avanti superando delle difficoltà” e, ha proseguito, “siamo lieti dell’entusiasmo riscontrato in tutti i soggetti” coinvolti. I comuni, in particolare, “sono chiamati anche a valorizzare i territori e le loro produzioni locali”, ha ricordato De Vita citando l’Italeacard e l’accordo con Poste Italiane che, ha annunciato, “verrà varato nei prossimi giorni su scala nazionale” per consentire spedizioni all’estero dei prodotti locali acquistati dai turisti delle radici.
Il progetto, dunque, intende “coinvolgere i territori a 360 gradi”.
“Le responsabilità dei comuni sono notevoli”, ma “noi siamo incoraggiati dalla risposta positiva”. I comuni “devono coordinarsi per stilare un “repertorio” delle opportunità presenti, dei servizi a disposizione dei turisti”.
“Per la prima volta – ha aggiunto De Vita – abbiamo lanciato un modello di collaborazione anche con le Regioni italiane che porteremo all’estero con una campagna di eventi”. Una interlocuzione, questa, che va avanti “dal 2022”, per “far conoscere le opportunità offerte dalle regioni”. In quest’ottica, ha concluso, “saremo a San Paolo per la Festa di San Vito l’ultima settimana di giugno, grazie alla collaborazione del Consolato generale, dell’Enit, della Camera di commercio italiana e delle associazioni che la organizzano anche per dare un segnale di attenzione alle nostre comunità, visto l’attaccamento che dimostrano verso il nostro Paese”. (ma.cip.\aise)