Il ministro Tajani a colloquio con il collega dell’Autorità palestinese Mustafa: l’impegno italiano per Gaza

ROMA\ aise\ - Sabato, 25 maggio, il vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha incontrato alla Farnesina il primo ministro e ministro degli Esteri e degli Emigrati dell’Autorità Palestinese, Mohammed Mustafa, al quale ha ribadito l’impegno del Governo a sostegno della popolazione palestinese.
Dal 7 ottobre scorso l’Italia è in prima fila nella risposta all’emergenza umanitaria nella Striscia di Gaza. Dopo i primi due pacchetti di aiuti già stanziati per un totale di 20 milioni, il Governo ha deciso di predisporre un terzo pacchetto, proprio nell’ambito dell’iniziativa “Food for Gaza”, lanciata dallo stesso Tajani per portare un aiuto concreto alla sicurezza alimentare e alla salute dei civili palestinesi. Nel corso del colloquio il ministro Tajani ha annunciato che lo stanziamento di 20 milioni inizialmente previsto per l’iniziativa “Food for Gaza” è stato incrementato a 30 milioni.
In aggiunta a ciò, il ministro degli Esteri italiano ha disposto la ripresa dei finanziamenti a UNRWA. A seguito del lavoro svolto dalla Commissione indipendente presieduta dall’ex ministra francese Colonna e delle misure a tutela del principio di neutralità, l’Italia sta valutando lo stanziamento di 5 milioni di euro dedicati a UNRWA: 2 milioni per progetti in Cisgiordania e 3 milioni per i rifugiati palestinesi in Siria, Libano e Giordania, Paesi che ospitano importanti comunità palestinesi in condizioni di vulnerabilità. In questo modo, il terzo pacchetto di aiuti ammonterebbe a 35 milioni di euro, portando il totale della risposta italiana dal 7 ottobre a 55 milioni.
In parallelo, ha riferito Tajani, prosegue il lavoro fatto dall’Italia sul fronte umanitario. Durante gli scorsi mesi, sono stati esfiltrati dalla Striscia di Gaza 156 cittadini palestinesi, tra cui 58 minori feriti che hanno beneficiato in Italia delle cure dei nostri ospedali e relativi accompagnatori. Rimane inoltre attiva la collaborazione con gli Emirati Arabi Uniti, dove sono state inviate delle squadre di medici italiani che hanno contribuito a visitare e operare alcuni pazienti pediatrici con gravi traumi, trasportati da Gaza. (aise)