Il ministro Tajani alle celebrazioni del 40° anniversario del Concordato repubblicano

ROMA\ aise\ - Il vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha partecipato al convegno organizzato dalla Fondazione Craxi in occasione del quarantesimo anniversario della firma dell’Accordo di modificazione del Concordato, che sancì l’adeguamento dei rapporti tra lo Stato e la Chiesa cattolica ai principi della Costituzione. L’evento si è tenuto ieri, 8 febbraio, nella cornice di Palazzo Borromeo, sede dell’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede.
“I Patti rappresentano ancora una pietra miliare nei rapporti tra lo Stato e la Chiesa, con cui esiste una collaborazione costante nella tutela della libertà religiosa e dei luoghi di culto, in Italia e nel mondo, sia nella organizzazione e gestione di eventi importanti ospitati nel nostro Paese come il Giubileo”, ha detto il ministro Tajani, parlando di “un accordo che dimostra anche che ci può essere convivenza pacifica tra le varie confessioni religiose in uno Stato laico”.
Il Concordato del 1984 regola oggi i rapporti bilaterali tra Stato e Chiesa e ha aperto la strada a una serie di intese anche con confessioni diverse da quella cattolica. La giornata di riflessione sui rapporti tra la Repubblica italiana e la Santa Sede si è articolata in tre diverse sessioni di studio, animate dalle relazioni di illustri accademici e da alcuni testimoni dei passaggi più significativi e incentrate su: i rapporti tra Stato e Chiesa dall’Unità d’Italia agli accordi del ’29; la Costituzione del ’48 e i diversi tentativi di riforma dei Patti Lateranensi; la genesi, la stipula e gli effetti del Concordato del 1984.
Nel corso della giornata, oltre al ministro Tajani, sono intervenuti, tra gli altri, l’ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede Francesco Di Nitto, la presidente della Fondazione Craxi, Margherita Boniver, il segretario di Stato cardinale Pietro Parolin, il sottosegretario di Stato Alfredo Mantovano e il presidente della Commissione Affari Esteri del Senato Stefania Craxi. (aise)