Incontro di Varsavia: la Russia sta sistematicamente attaccando l’architettura di sicurezza europea

ROMA\ aise\ - “Noi, Ministri degli Esteri di Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna e Regno Unito, ci siamo riuniti oggi riconoscendo che la nostra sicurezza comune è messa a dura prova come mai prima d’ora. La Russia sta sistematicamente attaccando l’architettura di sicurezza europea”. Inizia così la dichiarazione dei Ministri degli Esteri di Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna e Regno Unito che si sono riuniti oggi a Varsavia a 1000 giorni dall’invasione russa dell’Ucraina.
Mille giorni, ricordano i Ministri tra cui Antonio Tajani, durante i quali “nella sua guerra di aggressione contro l’Ucraina, la Russia ha ucciso molte migliaia di persone e ha ripetutamente violato il diritto internazionale. Il revisionismo sconsiderato della Russia e il suo costante rifiuto di fermare l’aggressione e di impegnarsi in colloqui significativi mette a rischio la pace, la libertà e la prosperità nel continente europeo e nell’area transatlantica”.
La Russia “fa sempre più affidamento su partner come l’Iran e la Corea del Nord per sostenere la sua guerra illegittima”, proseguono i Ministri, prima di annotare che “l’escalation delle attività ibride di Mosca contro i Paesi della NATO e dell’UE è inoltre senza precedenti per varietà e portata, creando rischi significativi per la sicurezza”.
“Per essere all’altezza di questa sfida storica, - assicurano – siamo determinati a rimanere uniti con i nostri partner europei e transatlantici per pensare e agire in grande sulla sicurezza europea. I Paesi europei devono svolgere un ruolo ancora più importante nel garantire la nostra sicurezza, agendo a fianco dei nostri partner transatlantici e mondiali”.
Otto i punti “imperativi” segnalati dai Ministri: “riaffermare il ruolo duraturo di una NATO forte e unita come fondamento della difesa e della sicurezza europea, basata su un forte legame transatlantico, su un impegno ferreo a difendersi reciprocamente e su un’equa ripartizione degli oneri; rafforzare la NATO aumentando le spese per la sicurezza e la difesa, in linea con gli impegni assunti in precedenza, ribadendo al contempo che, in molti casi, sarà necessaria una spesa superiore al 2% del PIL per affrontare le crescenti minacce alla sicurezza e soddisfare i requisiti di deterrenza e difesa in tutti i settori dell’area euro-atlantica; rafforzare la sicurezza e la difesa dell’Europa, utilizzando tutte le leve a nostra disposizione, ivi compreso il potere economico e finanziario dell’Unione Europea, e rafforzando la base industriale europea. A tal fine, ci baseremo sul lavoro svolto in seno alla NATO, all’Unione europea, tra i gruppi di alleati e con i Paesi che condividono le stesse idee, discuteremo di finanziamenti innovativi ed elimineremo gli ostacoli al commercio e agli investimenti nel settore della difesa”.
E ancora: prioritario è “investire nelle nostre capacità militari critiche, tra cui la difesa aerea, gli attacchi di precisione, i droni e la logistica integrata, nonché nelle infrastrutture critiche e nella difesa informatica, investendo al contempo in ricerca e sviluppo e utilizzando nuove tecnologie; migliorare la resilienza alla guerra cognitiva e alle minacce ibride in Europa, anche tramite i relativi meccanismi dell’UE, e promuovere la resilienza delle nostre società, intensificare ulteriormente il nostro sostegno militare, economico e finanziario all’Ucraina, accogliendo al contempo con favore il prestito del G7 di 50 miliardi di dollari per garantire all’Ucraina risorse sufficienti per il prossimo anno”.
Infine, occorre “rimanere fermi nel nostro sostegno a una pace giusta e duratura per l’Ucraina, basata sulla Carta delle Nazioni Unite, riaffermando che la pace può essere negoziata solo con l’Ucraina, con i partner europei, americani e del G7 al suo fianco, e assicurandoci che l’aggressore si faccia carico delle conseguenze, anche finanziarie, dei suoi atti illegittimi che violano le regole stabilite dalla Carta delle Nazioni Unite” e “continuare a dissuadere la Russia, ostacolando la capacità di Putin di sostenere la sua guerra di aggressione e limitando lo sviluppo delle capacità militari della Russia, anche tramite misure restrittive”.
“Sottolineiamo il nostro fermo impegno per un’architettura di sicurezza europea basata sui principi della Carta delle Nazioni Unite e dell’OSCE, che sono stati gravemente violati dalla Russia negli ultimi anni”, ribadiscono i Ministri, dicendosi, infine, “convinti che questo sia il momento in cui dobbiamo ottenere risultati e garantire che i nostri cittadini vivano in pace, libertà e prosperità. A tal fine, saranno fondamentali un’ulteriore integrazione tra gli Stati membri dell’UE, una più stretta cooperazione tra l’UE e il Regno Unito e una maggiore cooperazione tra la NATO e l’Unione Europea. Riteniamo che questa sia anche un’opportunità unica per rinnovare le basi delle nostre relazioni transatlantiche con gli Stati Uniti d’America, rafforzando la NATO e garantendo un’equa ripartizione degli oneri all’interno dell’Alleanza”. (aise)