Amburgo: “Sentieri metropolitani” domani all’IIC con lo scrittore Gianni Biondillo

AMBURGO\ aise\ - Si terrà domani, giovedì 25 ottobre, alle ore 19.00 presso l’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo, l’incontro con l’autore Gianni Biondillo, che presenterà la sua variegata e ricca attività di scrittore.
L’incontro sarà moderato da Francesca Bravi dell’Università CAU di Kiel, che curerà anche la traduzione in consecutiva dall’italiano al tedesco e viceversa degli interventi del pubblico e dell’autore.
La partecipazione all’evento organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo è gratuita, ma è richiesta la prenotazione tramite il portale Eventbrite.
Gianni Biondillo rappresenta un curioso caso di un autore che si occupa di cose molto diverse fra loro: urbanistica, fotografia, design, architettura, arte, cinema, psicogeografia, noir, viaggi, fiabe per bambini, racconti erotici, romanzi storici. Oltre a questa grande varietà di temi, Biondillo utilizza poi mezzi espressivi molto differenti fra loro: libri, podcast, teatro, passeggiate guidate, blog, televisione, cinema per raccontare Milano a tutto tondo, una città italiana che si sente parte del mondo e al contempo una città del mondo, intimamente italiana.
L’autore presenterà dunque nella serata all’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo le sue ricerche attraverso le sue innumerevoli opere, tra le quali il libro “Quello che noi non siamo”, pubblicato da Guanda nel 2023 e vincitore del “Premio Bagutta”, un importante premio letterario milanese. Il libro tratta dell’architettura fascista a Milano e dei rapporti tra il potere e l’arte, capace di influenzare il paesaggio urbano e la percezione dei suoi abitanti.
L’autore parlerà anche del suo libro “Sentieri Metropolitani” e dell’omonimo progetto che ha sviluppato con Trekking Italia e che presenta itinerari non semplicemente turistici, ma di conoscenza sensibile di Milano. Fra percorsi radiali, circolari interne e itinerari tangenziali, sono previsti più di 400 chilometri di sentieri cittadini ed extracittadini che ridisegnano la metropoli, riscoprendone le storie nascoste e stimolando nuove narrazioni.
Un’infrastruttura da utilizzare individualmente o in gruppo, grazie all’ausilio di strumenti (app, sito, mappa, libro) e di luoghi fisici d’incontro (le biblioteche rionali). Sentieri che si arricchiranno nel tempo dei contributi che le piattaforme social sapranno attivare, rendendolo un progetto aperto e condiviso. Il volume è un piccolo vademecum arricchito anche da video racconti metropolitani scritti e prodotti grazie al talento grafico di Umberto Torricelli, per l'Accademia dei Sentieri Metropolitani, una realtà che mette in rete le reti metropolitane dei camminatori europei, resi accessibili tramite codici QR, e che esorta ad avvicinarsi ai significati più reconditi delle città in modo partecipato e dinamico permettendo di studiarli e osservarli nella loro complessità.
Da sempre Biondillo non guida l'auto e visita i luoghi a piedi, perché sostiene che l’essere umano è – antropologicamente parlando – programmato per il cammino. Il battito del cuore ha lo stesso ritmo del passo. Camminare è un’esperienza conoscitiva che impegna i sensi e li amplifica. L’urbanistica si fa a piedi, il villaggio e la città si disegnano nello spazio aperto e reale, non seduti in uno spazio chiuso. Scegliere di esplorare il territorio a piedi significa vivere un'esperienza fisica, emotiva ed estetica, che consente di accedere a una nuova consapevolezza del paesaggio quotidiano, superando pregiudizi sugli spazi considerati ovvi.
Esplorare la città attraverso il corpo è lo scopo della psicogeografia, una tecnica nata con le avanguardie artistiche, che diventa anche performance e atto politico. Grazie a questa pratica transdisciplinare siamo in grado di leggere il palinsesto urbano, in cui si stratificano i diversi significati di un luogo e le aspettative della gente che lo abita.
Il lettore è invitato a mettersi in cammino e a fare le proprie scoperte, restituendo identità ai luoghi attraverso la narrazione. Questa inedita relazione con lo spazio può produrre effetti benefici: scoprire storie affascinanti, fare incontri imprevisti, rigenerare corpo e mente, creare nuove socialità e, soprattutto, prendersi cura del territorio.
Gianni Biondillo è nato a Milano nel 1966. Narratore, architetto, saggista, psicogeografo, scrive per il cinema, il teatro e per la televisione. Fa parte della redazione di Nazione Indiana. Ha pubblicato per l'Universale di Architettura diretta da Bruno Zevi, “Carlo Levi e Elio Vittorini. Scritti di architettura” (1997) e “Giovanni Michelucci. Brani di città aperti a tutti” (1999). Nel 2001 ha pubblicato, per Unicopli: “Pasolini. Il corpo della città”, con un'introduzione di Vincenzo Consolo. Ha scritto noir, romanzi storici, libri per l'infanzia, reportage, racconti. Il suo primo romanzo, nel 2004 per i tipi di Guanda, è “Per cosa si uccide”: “un tributo di riconoscenza dello scrittore verso la propria città, che viene descritta in tutte le sue molteplici sfaccettature”. Sempre per Guanda sono usciti “Con la morte nel cuore” (2005), “Per sempre giovane” (2006), “Il giovane sbirro” (2007) e nel 2008 la raccolta di saggi “Metropoli per principianti”, il saggio “Manuale di sopravvivenza del padre contemporaneo”, scritto a quattro mani con Severino Colombo, oltre all'antologia di racconti erotici al maschile da lui curata, “Pene d'amore”. L'ultimo suo romanzo è “Quello che noi non siamo” pubblicato da Guanda nel 2023, con il quale ha vinto nel 2024 il Premio Bagutta. È tradotto in varie lingue europee.
Con la sua attività letteraria ha vinto il “Premio Scerbanenco” (2011), il “Prix Violeta Negra” (2014), il “Premio Bergamo” (2018), il “Premio Dora Nera” (2022) e il “Premio Bagutta” (2024).
Come saggista s’è occupato di leggere e interpretare lo spazio della metropoli contemporanea. Dal 2013 tiene un corso all’Accademia di Architettura di Mendrisio.
Il 26 ottobre 2024 Gianni Biondillo sarà inoltre presente al “Festival Globale° - Festival della letteratura oltre confine” di Brema, che offre un forum per la diversità delle letterature che si riferiscono linguisticamente, culturalmente o topograficamente al mondo di lingua tedesca. Il festival si considera parte del dialogo tra le culture e si colloca consapevolmente nel contesto dell'attuale dibattito sulla diversità e l'integrazione. Tra gli ospiti ci sono scrittori di tutto il mondo che si sono ispirati all'esperienza del viaggio transnazionale per creare avventure linguistiche e grandi storie. Per maggiori informazioni sul festival globale° consultare la pagina: https://globale-literaturfestival.de.
La partecipazione italiana al Festival Globale° si inserisce nelle attività che la rete degli Istituti di Cultura italiani in Germania, sotto il coordinamento dell’Ambasciata a Berlino e in collaborazione con AIE, realizza in occasione della partecipazione dell’Italia alla Fiera del Libro di Francoforte in qualità di “Ospite d’onore”. È un viaggio letterario, intitolato “Destinazione Francoforte”, intrapreso da scrittori e scrittrici italiani nei molteplici luoghi che costituiscono la Germania, grandi metropoli e piccole città, festival letterari e incontri d’autore. (aise)