“Denominazione di Origine Inventata”: Alberto Grandi presenta il suo libro all’IIC di Amburgo

AMBURGO\ aise\ - Martedì prossimo, 18 febbraio, alle ore 19:00, presso l’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo si terrà un incontro con l’autore Alberto Grandi, che presenterà il suo saggio “Denominazione di origine inventata”, edito da Mondadori nel 2020. Il libro è stato pubblicato nel 2024 anche in Germania dal gruppo editoriale HarperCollins, con il titolo “Mythos Nationalgericht. Die erfundenen Traditionen der italienischen Küche” e la traduzione in tedesco di Andrea Kunstmann.
L’evento è organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo in collaborazione con l’Istituto di Colonia e le Associazioni Literaturverein di Münster e Deutsch-Italienische Vereinigung di Francoforte. La serata sarà moderata da Stephanie Neu-Wendel, che curerà anche la traduzione in italiano-tedesco-italiano delle domande del pubblico e degli interventi dell’autore.
La partecipazione all’evento è gratuita, ma è richiesta la prenotazione tramite il portale Eventbrite.
Nel suo libro Alberto Grandi, professore all’Università di Parma, svela il ruolo fondamentale del marketing nella costruzione del mito della gastronomia italiana. Il professore sostiene che molti dei prodotti tipici, dei piatti iconici e perfino della dieta mediterranea affondano le loro radici non in epoche lontane, ma nella crisi industriale degli anni Settanta. È in quel periodo che imprenditori e coltivatori italiani collaborano per creare un racconto di antiche tradizioni, rafforzato da un efficace storytelling.
Grandi mette in discussione la storia di prodotti come il Parmigiano Reggiano, che non è quello prodotto secoli fa dai monaci emiliani, ma paradossalmente è il Parmesan del Wisconsin. Il famoso pomodoro di Pachino, simbolo della Sicilia? In realtà, si tratta di un ibrido sviluppato in laboratorio da una multinazionale israeliana. Persino il Marsala, oggi considerato un’eccellenza italiana, è frutto dell’iniziativa di un commerciante inglese, che aggiunse alcool al vino per garantirne una migliore conservazione durante il trasporto.
E se poi parliamo delle certificazioni DOC, DOP e IGP, dove raccontiamo di tradizioni millenarie? La realtà è ben diversa: nella seconda metà dell’Ottocento, un parassita distrusse i vigneti italiani ed europei, costringendo i viticoltori a ricominciare da zero con innesti e varietà non autoctone.
“Denominazione di Origine Inventata” è un libro che mette in discussione molte convinzioni e fa riflettere – o forse arrabbiare – chi crede ciecamente nel mito dell’autenticità del cibo italiano. Le teorie riportate dall’autore hanno suscitato polemiche e acceso dibattiti, ma hanno anche stimolato una riflessione più approfondita sul concetto di autenticità nel cibo. In ogni caso, nei libri del prof. Grandi vengono esaltate la qualità e il gusto di tanti prodotti italiani che, indipendentemente dalla loro storia, sono e rimangono gli ingredienti principali della nostra gastronomia, giustamente apprezzati come prodotti d’eccellenza in Italia e in tutto il mondo.
Alberto Grandi (Mantova, 1967) è un professore universitario e storico dell’alimentazione, noto per il suo approccio critico alla narrazione tradizionale del cibo italiano. Insegna all’Università di Parma e ha dedicato i suoi studi all’evoluzione dell’industria gastronomica, analizzando il ruolo del marketing nella costruzione dell’identità culinaria italiana. È preside del corso di laurea in “Economia e management” all’Università di Parma. È autore di oltre cinquanta lavori tra articoli scientifici e monografie in Italia e all’estero. Per Mondadori ha pubblicato il bestseller “Denominazione di Origine Inventata” (2018), “Parla mentre mangi” (2019) e “La cucina italiana non esiste” (2024). Oltre alla sua attività accademica, Grandi è spesso ospite di conferenze e trasmissioni in cui affronta i temi legati alla storia dell’alimentazione e alla globalizzazione del cibo.
In collaborazione con Daniele Soffiati, autore di libri dedicati al cinema e alla tv, Alberto Grandi conduce il podcast “DOI – Denominazione di origine inventata” pensato ad aiutare gli ascoltatori a separare la verità dalle narrazioni pubblicitarie, ripercorrendo la vera storia della cucina italiana. (aise)