“inVisibili. Le pioniere del cinema” in mostra a New York

NEW YORK\ aise\ - Si inaugura oggi, 13 novembre, a New York, alle 16.30 locali, la mostra “inVisibili. Le pioniere del cinema”, che sarà aperta al pubblico da domani e sino al 30 gennaio 2026 nelle sale dell’Istituto Italiano di Cultura. Presenti all’inaugurazione Lucia Borgonzoni, sottosegretaria di Stato al Ministero della Cultura, e Antonio Saccone, presidente di Cinecittà.
Quando il cinema muoveva i suoi primi passi, le donne erano già lì, a plasmarne il percorso e non solo come spettatrici, ma come protagoniste, sia davanti sia dietro la macchina da presa, in film che tutti acclamavano nelle sale.
Il cinema delle origini non faceva distinzioni: partiva con le donne; e lo stesso valeva per il cinema muto. Anzi, in molti Paesi occidentali come Italia, Francia e Stati Uniti, il cinema muto vide la più forte presenza femminile nell’industria cinematografica.
Sebbene per decenni il mondo audiovisivo sia stato prevalentemente dominato dal punto di vista maschile, all’alba del XX secolo le donne si cimentarono in ogni tipo di lavoro, dimostrando le proprie capacità non solo come interpreti, ma anche in ruoli tecnici, creativi e di leadership.
Esaminando fonti e materiali trascurati o non completamente esaminati per anni, uno spesso strato di polvere e silenzio che si era depositato su queste prime registe sta lentamente scomparendo. Vengono ritrovati film perduti (a volte anche solo brevi spezzoni), insieme a sceneggiature, vecchie riviste e documenti conservati in archivi cinematografici, registri pubblici o persino dagli eredi.
Riscoprire questo materiale può aprire nuove entusiasmanti strade per comprendere e apprezzare il contributo della creatività femminile agli albori del cinema. Si tratta anche di restituire dignità alle donne che hanno contribuito alla creazione e allo sviluppo della settima arte, ricomponendo le loro storie di vita, rendendole in sostanza di nuovo invisibili.
L’obiettivo della mostra di New York, che copre un arco temporale che va dai primi del Novecento ai primi anni Quaranta, è quello di far riscoprire opere incredibilmente moderne che hanno visto protagoniste figure femminili emancipate, anticonformiste e straordinariamente moderne.
Diciassette “pioniere” vengono quindi esposte in ordine cronologico professionale, a partire da Elvira Notari, la prima grande regista italiana di cui quest’anno ricorre il 150° anniversario della nascita, per finire con la doppiatrice Rosetta Calavetta.
La mostra è organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura in collaborazione con il Ministero della Cultura - Archivio Luce e Cinecittà, il Centro Sperimentale di Cinematografia, la Cineteca di Bologna e il Museo Nazionale del Cinema di Torino. (aise)