La scrittrice albanese Diana Çuli ospite dell’IIC di Tirana

TIRANA\ aise\ - Diana Çuli, una delle autrici più prolifiche e rappresentative del panorama letterario albanese, sarà ospite dell’Istituto Italiano di Cultura di Tirana per presentare le traduzioni italiane dei romanzi “Scrivere sull’acqua” (Besa Muci Editore), “Angeli armati” (Besa Muci Editore) e “Assassinio nel Palazzo del governo” (Castelvecchi Editore).
L’incontro si terrà il 16 gennaio, alle ore 18:30, presso la Biblioteca dell’IIC, con ingresso libero. L’autrice dialogherà in lingua italiana con Anna Giulia Buonanno, docente di lingua e cultura italiana, e Anna Lattanzi, capo redattrice di Albania Letteraria.
Scrittrice e traduttrice pluripremiata in Albania e all’estero, Diana Çuli è nota in Italia sia per la sua penna sia per il grande impegno come attivista per il riconoscimento dei diritti delle donne.
Analizzando i libri tradotti in italiano, si ripercorreranno i diversi periodi storici dell’Albania, che hanno segnato l’evoluzione collettiva del popolo e quella dell’individuo, si entrerà nel mondo delle donne e ci si confronterà sul variegato universo balcanico.
Diana Çuli nasce a Tirana nel 1951. Si laurea in Lingua e letteratura albanese ed è ancora giovanissima quando collabora con la rivista Drita, per poi inserirsi nella redazione Les lettres albanaises, che vede a capo il celebre Kadare. È autrice, in Albania, di libri di successo, come Zëri i largët (La voce lontana, 1981), Rrethi i kujtesës (Il circolo della memoria, 1984), Dreri i trotuarëve (Il cervo dei marciapiedi, 1990) e Requiem (1991). Sono tre i volumi tradotti in italiano: Scrivere sull’acqua (Besa Muci Editore), Angeli armati, (Besa Muci Editore), Assassinio nel Palazzo del governo, (Castelvecchi Editore).
Una penna multiforme la sua, che dona gli albori a componimenti di svariati generi, spaziando dal mondo dei racconti a quello dei gialli, per poi arrivare all’universo teatrale, che trae interessanti sceneggiature da alcune sue opere. (aise)