A Trieste arriva la grande scienza con la terza edizione del Big science business forum

TRIESTE\ aise\ - Si terrà al centro congressi nel Porto vecchio dall’1° al 4 ottobre il Big science business forum di Trieste. Si tratta del più grande meeting in Europa dedicato al settore scientifico, che approda per la prima volta in Italia dopo le prime due edizioni di Copenaghen 2018 e Granada 2022.
Alla conferenza stampa di presentazione, svoltasi nel Palazzo della Regione a Trieste, hanno preso parte il direttore dell'edizione 2024 dell'evento, Paolo Acunzo, e il direttore della struttura di ricerca e innovazione all'Area science park di Trieste, Salvatore La Rosa.
Oltre a loro, anche il governatore del Friuli Venezia, Giulia Massimiliano Fedriga, ha parlato per presentare l’iniziativa: "Trieste e il Friuli Venezia Giulia possono vantare infrastrutture scientifiche di valenza internazionale ed è importante saper coniugare queste eccellenze con una crescita produttiva sul territorio. In quest'ottica, Bsbf rappresenta una straordinaria opportunità: quella di creare un contesto unico di connessione tra il mondo scientifico e quello produttivo. Troppo spesso manca la conoscenza delle potenzialità di crescita che le stesse infrastrutture scientifiche presenti all'interno dell'Ue possono dare al nostro tessuto imprenditoriale; ecco perché l'evento di ottobre potrà segnare l'inizio di un percorso virtuoso che vogliamo portare avanti con grande senso di responsabilità".
Fedriga ha sottolineato anche la strategicità di Bsbf nell'incrociare domande e offerte di lavoro altamente qualificate, sostenendo come gli studi avviati dalla ricerca non portino a soluzioni univoche, ma da essi nascano "applicazioni multisettoriali spesso non immaginabili all'inizio del percorso". Tra gli altri fattori di rilievo a testimonianza dell'importanza del forum scientifico, secondo il governatore, figura il coinvolgimento dell'area del Centro-Sud Europa, con Trieste a svolgere nuovamente un ruolo di ponte attraverso la diplomazia scientifica, "fondamentale specie all'interno di in un contesto geopolitico così delicato".
"Per la crescita del Friuli Venezia Giulia - ha proseguito Fedriga - dobbiamo riuscire a inserire sempre più realtà di carattere internazionale nel nostro territorio. La grande ricerca può essere capitalizzata dal punto di vista economico con una visione su scala globale, ma va declinata anche sulle Pmi per favorire, anche tramite la partecipazione dei fondi di finanziamento, la nascita e lo sviluppo di Startup".
Anche l'assessora regionale alla Ricerca, Alessia Rosolen, dopo aver ricordato come il settore delle Big science generi un mercato di oltre 10 miliardi di euro annui, ha posto l'accento sull'impegno profuso dalla Regione per Bsbf, con un investimento di 550mila euro di cui 400mila per attività promozionali tra il 2022 e il 2024. "La volontà e la capacità di mettere in connessione imprese e ricerca - ha evidenziato la rappresentante della Giunta - è il motivo grazie al quale il Friuli Venezia Giulia si è meritato questo importante palcoscenico nazionale e internazionale. Una grande azione di sistema dove, ancora una volta, l'attenzione principale è rivolta al capitale umano che ha bisogno di luoghi di incontro per mettere a frutto le proprie competenze. Ecco perché abbiamo organizzato, nell'ambito di Bsbf, una giornata di colloqui di lavoro tra i ricercatori e le imprese" ha proseguito Rosolen, annunciando come siano già oltre 1.700 le candidature raccolte per il recruiting day che vedrà presenti 44 stand tra spazi informativi istituzionali, Università e imprese europee. Circa la metà dei candidati è costituita da cittadini Ue tra i 25 e i 34 anni (principalmente italiani, spagnoli e francesi), mentre il settore di esperienza maggiormente rappresentato è quello del business e amministrazione con 522 candidature.
Il forum si aprirà il primo ottobre con le registrazioni e gli eventi collaterali promossi da enti internazionali e istituzioni esterne, per concludersi il 4 ottobre con il passaggio del testimone al Paese che ospiterà l'edizione 2026. Il programma prevede, a partire da 2 ottobre, 6 sessioni plenarie che vedranno come protagonisti istituzioni, mondo della scienza e rappresentanti delle 10 Big science organisations e dell'industria nazionale e internazionale, oltre a 16 sessioni parallele che approfondiranno gli aspetti tecnici e i metodi per aumentare il coinvolgimento delle industrie nel mondo della Big science, a partire da quelle dell'Europa centro orientale.
Previsti anche incontri B2B e visite presso alcuni centri di ricerca tra Italia e Slovenia. Saranno presenti oltre mille delegati provenienti da 500 organizzazioni che troveranno, all'interno dello spazio fieristico triestino, 163 stand con 245 espositori e 14 padiglioni nazionali. Ventinove i Paesi presenti, compresa l'Italia, tra cui Austria, Belgio, Repubblica ceca, Cina, Danimarca, Estonia, Francia, Finlandia, Germania, Lettonia, Polonia, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera, Paesi Bassi, Regno Unito, Irlanda del Nord e Slovenia. (aise)