L'Italia brilla d'Oro con l'Atletica Leggera

ROMA\ aise\ - Atleti d'argento, atleti di bronzo e, soprattutto, atleti d'oro. Ma più in generale, quelli che si chiuderanno stasera a Roma, possono considerarsi a pieno titolo degli Europei di Atletica Leggera storici per i colori azzurri. 20 medaglie conquistate finora dagli italiani (primissima nel medagliere), di cui 10 del materiale più pregiato. Medaglie che strizzano l'occhio all'Appuntamento (quello con la A maiuscola) di Parigi 2024 dopo il grande exploit di Tokyo 2020 (che si è tenuto però nel 2021 causa Covid). Stasera l'ultima giornata di gare che suggellerà un'annata straordinaria per l'Italia. Un'annata che brilla d'oro.
Ieri, Gianmarco "Gimbo" Tamberi ha messo su un vero e proprio show dopo aver fatto la miglior prestazione mondiale dell'anno nel salto in alto, 2.37, che gli è valso di nuovo il titolo europeo e un abbraccio con un estasiato Sergio Mattarella presente in tribuna. Presidente della Repubblica che, poco prima, aveva applaudito l'impressionante cavalcata di Nadia Battocletti e lo straordinario secondo posto nei 400 metri ad ostacoli di Alessandro Sibilio. La prima ha spazzato via le avversarie nei 10 mila metri dopo averlo già fatto nei 5 mila metri. Risultando così la prima italiana a vantare due ori nella stessa edizione degli Europei (prima di lei lo avevano fatto solo due atleti italiani uomini, il gigante Mennea nel '78 e Antibo nel '90). Sibilio, dal canto suo, ha conquistato un argento che vale tantissimo, arrivando dietro solo all'extraterrestre norvegese Karsten Warholm (che ha dovuto fare una prestazione monstre per essere sicuro di lasciarsi alle spalle l'azzurro che ha battuto il record italiano del campione del mondo Fabrizio Mori, che resisteva da 13 anni).
Ma non solo, nei giorni precedenti il pubblico di Roma ha assisto ad una incredibile pioggia di medaglie. A partire da Yeman Crippa, milanese di origini etiopi, che ha conquistato l'oro nella mezza maratona. Dietro di lui è arrivato il piemontese Pietro Riva che si è messo al collo l'argento. I due, insieme a Pasquale Selvarolo (sesto), hanno vinto l'oro nella stessa disciplina a squadre.
E prima di loro, un sabato da ricordare per l'Atletica Leggera azzurra, con il campione olimpico nato in Texas da madre italiana e padre statunitense Marcell Jacobs, l'italo-tanzaniano (padre italiano madre tanzaniana) Lorenzo Simonelli e il toscano Leonardo Fabbri che hanno conquistato tutti la medaglia d'oro nelle proprie discipline, rispettivamente 100 metri, 110 ostacoli (con record nazionale) e getto del peso. Ai quali poi si sono aggiunti anche due argenti e un bronzo. Uno di questi sempre nei 100 metri, dove per la doppietta è servita una grande rimonta di Chituru Ali, comasco nato da genitori africani. Poi anche il romano con origini senegalesi Mattia Furlani si è messo al collo l'argento nel salto in lungo e Francesco Fortunato il bronzo nei 20 km di marcia. Disciplina nella quale, al femminile, l'Italia ha conquistato una fantastica doppietta con la solita fantastica Antonella Palmisano che dopo l'oro olimpico di Tokyo e il bronzo mondiale di Budapest, continua a marciare davanti a tutti. Dietro di lei è arrivata Valentina Trapletti, alla prima medaglia internazionale.
Altra gara, altro oro per l'Italia: questa volta a far sentire l'inno di Mameli è stata Sara Fantini nel Lancio del Martello che dopo il bronzo europeo a Monaco del 2022 si è superata battendo la pluricampionessa polacca Wlodarczyk. Un argento dal sapore un pochino più amaro è stato quello conquistato da Filippo Tortu nei 200 metri, che dopo la semifinale voleva conquistare il gradino più alto del podio, ma resta comunque un grande risultato in vista dell'appuntamento di agosto. Di altro sapore è stato invece l'argento conquistato da Luca Sito, Anna Polinari, Edoardo Scotti, Alice Mangione nella staffetta 4x400 mista. Mentre quello dell'italo-romeno Catalin Tecuceanu è stato un bronzo accolto col sorriso negli 800 metri uomini, e con grande gioia quello conquistato da Zaynab Dosso, in un 100 metri donne durissimo con grandi prestazioni (per salire sul podio, l'italiana di origine ivoriana ha dovuto fare il record italiano in semifinale e quasi eguagliarlo in finale).
Insomma, non sono ancora finiti gli europei di Atletica Leggera (stasera 10 finali in programma) e l'Italia brilla. Brilla anche grazie al fenomeno migratorio, in entrata e in uscita. Brilla ancora e brilla d'oro sempre di più. È del tutto evidente ormai che Tokyo 2020 non fosse solo un caso. E dopo stasera, fari puntati su Parigi. L'Italia ci arriva splendendo d'oro. (l.m.\aise)