Openparlamento: il nuovo monitoraggio indipendente delle dinamiche nelle camere e nel governo presentato al Senato

ROMA\ aise\ - Il processo legislativo, le votazioni parlamentari, i rapporti di forza, le dinamiche interne ai partiti. Sono solo alcuni degli aspetti che caratterizzano la nuova edizione di Openparlamento, progetto storico firmato dalla Fondazione Openpolis, attraverso il quale da oltre 15 anni vengono monitorati quotidianamente parlamento e governo. Il nuovo Openparlamento è stato presentato ieri, 13 marzo, al Senato, alla presenza del costituzionalista Michele Ainis, della delegata pari opportunità e inclusione dell’Università Tor Vergata Barbara Martini e della portavoce del Forum Terzo Settore Vanessa Pallucchi, oltre che ovviamente dello staff di Openpolis, rappresentato dal responsabile editoriale Vincenzo Smaldore e dal data scientist Mario Migliaccio. A moderare l’evento Ilaria Capitani, caporedattrice speciali del Tg3.
Era l’aprile 2008 quando venne lanciato Openparlamento. Da allora si sono succedute 4 legislature e 9 diversi governi, oltre 400 esponenti hanno ricoperto incarichi negli esecutivi, più di 2mila persone si sono sedute in parlamento, occupandosi di circa mille leggi e oltre 93mila votazioni elettroniche. Numeri importanti che sono stati costantemente monitorati nel tempo su Openparlamento, che oggi si apre a indicatori originali creati dalla Fondazione Openpolis. Si tratta dell'indice di forza, che mostra la rilevanza dei politici sulla base degli incarichi che ricoprono, sia nel governo che in parlamento. C’è poi l'indice di compattezza, con cui si può capire quanto i gruppi siano in sintonia al loro interno, sulla base del contributo che ogni parlamentare apporta con i propri voti. È inoltre possibile conoscere i dati sulla partecipazione al voto dei singoli parlamentari e anche i loro “voti ribelli”, in contrasto con il resto del gruppo. Infine è disponibile una selezione degli atti particolarmente rilevanti (atti chiave) e dei relativi voti (voti chiave).
“Vogliamo aiutare i cittadini, i media e la società civile a orientarsi nel processo legislativo e a comprendere meglio le dinamiche che intercorrono tra esecutivo e camere - ha dichiarato nel corso dell’evento il responsabile editoriale di Openpolis, Vincenzo Smaldore - con questo vogliamo contribuire a un dibattito pubblico che sia più partecipato e consapevole, perché basato su dati oggettivi e approfonditi. È una necessità ancora più importante in questo momento storico, dove gli aspetti critici da affrontare sono molti, e in cui si è tornati anche a parlare di riforme istituzionali”.
Altre novità del nuovo Openparlamento riguardano due sezioni, rispettivamente dedicate al governo e all’attuazione delle norme. Sono inoltre presenti dati sullo stato dei disegni di legge in discussione, sull'esito delle votazioni elettroniche, oltre che sul profilo e sull’attività dei singoli parlamentari, come le presenze, le assenze e la partecipazione al voto, gli eventuali cambi di gruppo, gli incarichi ricoperti e gli atti presentati.
“Ogni giorno le informazioni reperite dalle fonti istituzionali vengono aggregate, analizzate e arricchite. Il tutto viene poi liberamente reso accessibile attraverso un sito web gratuito e senza pubblicità - ha detto Mario Migliaccio, data scientist di Openpolis - anche attraverso Openparlamento ribadiamo l’importanza che i dati siano beni comuni per la società. In quest’ottica la nostra infrastruttura tecnologica permette di pubblicare opendata e flussi dati personalizzabili per avviare nuove progettazioni”.
All'evento di presentazione al Senato hanno partecipato in tanti, tra cui numerosi parlamentari, esponenti delle organizzazioni della società civile, media, esponenti del mondo della ricerca, ma anche cittadini e cittadine aderenti al programma di membership 2024 di Openpolis. Openparlamento, infatti, si rivolge sia agli addetti ai lavori oltre che al resto della cittadinanza, perché comprendere le dinamiche e i protagonisti dei processi contribuisce al dibattito pubblico, migliorando la potenziale efficacia delle politiche e quindi l’intera società.
Per questo, nel corso dell’iniziativa sono stati presentati anche alcuni dati già raccolti, elaborati e disponibili su openparlamento.it, che restituiscono il quadro delle dinamiche osservabili, complesse nella loro essenza ma comprensibili per come sono state tradotte all’interno del progetto.
Online il nuovo Openparlamento, il monitoraggio indipendente delle dinamiche nelle camere e nel governo
Per esempio, 36,04 è la “forza” di Fratelli d’Italia: l'indice di forza consente di capire quali sono i gruppi parlamentari e i partiti i cui esponenti ricoprono più incarichi tra governo e parlamento e che hanno quindi maggior peso nel processo decisionale. Dopo Fdi c’è la Lega (20,1), Forza Italia (14,9) e il Partito democratico (8,1). Ci sono poi i decreti attuativi mancanti, poco più di 500, che causano un blocco di fondi oggi pari a 15,24 miliardi di euro. Sono 122, inoltre, i parlamentari con un indice di affidabilità inferiore al 50% e 111 quelli che hanno partecipato a meno della metà delle votazioni nella legislatura in corso. Infine, un altro esempio di come può essere monitorato il parlamento è mostrato dai cosiddetti “voti ribelli”, un altro indicatore utile per valutare la compattezza delle forze politiche. I “voti ribelli” sono infatti quelli che i singoli parlamentari esprimono in contrasto con il resto del gruppo. Considerando le formazioni principali, il gruppo con più ribellioni è il Partito democratico, con 3.377 “voti ribelli” espressi. (aise)