Alla Basilica di San Pietro gli echi muti della grande scultura sonora di Bill Fontana
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ROMA\ aise\ - Ha preso il via domenica, 16 febbraio, in occasione del Giubileo degli Artisti e del Mondo della Cultura, l’esperimento “Gli echi muti di una grande scultura sonora - Il Campanone di San Pietro”, realizzato dall’artista americano Bill Fontana nella Basilica di San Pietro a Roma.
Migliaia di artisti e personalità della cultura provenienti da tutto il mondo che si sono recati domenica sera nella Basilica di San Pietro per la “Notte Bianca” hanno udito, nel Porticato della Basilica, gli “Echi Silenziosi della Grande Campana” di San Pietro. Il primo impatto con la Basilica è avvenuto sotto il suo portico, dove è presente l’installazione sonora di Bill Fontana, ultima opera in ordine temporale, che si aggiunge ai numerosi capolavori che da sempre fanno della Prima Basilica della Cristianità un luogo di inestimabile valore spirituale e culturale.
Si tratta di un’installazione sonora, curata da Umberto Vattani insieme a Valentino Catricalà, che utilizza tecnologie avanzate per dare voce al “silenzio” del Campanone, la maestosa campana fusa dal Valadier, simbolo della cristianità e della Basilica. Grazie a sensori di ultima generazione e a un sofisticato sistema audio, le vibrazioni interne della campana, assolutamente impercettibili perché pesa oltre nove tonnellate, sono state catturate, amplificate e trasformate in un’esperienza sonora unica.
Questo progetto, ideato dal presidente Umberto Vattani e promosso dalla prestigiosa Venice International University – VIU, rappresenta una prima mondiale: per la prima volta nella storia, il Campanone trasmette non solo il suo suono, ma anche il suo “silenzio”.
In tal modo, i visitatori e i pellegrini che attraversano il Portico della Basilica sono accolti da questo suono, che accompagna spiritualmente il loro cammino. È un benvenuto iniziale della campana che li ascolta e risponde, poi, al termine della visita, con un arrivederci pieno di speranza. La voce nascosta della grande campana di San Pietro: un messaggio di pace e fratellanza per il Giubileo 2025.
L’artista americano, riconosciuto come una delle maggiori autorità nel campo dell’arte sonora, è noto per aver trasformato suoni di ambienti estremi – dai ghiacciai alle profondità marine – in opere d’arte. Con la collaborazione dell’IRCAM di Parigi (Institut de Recherche et Coordination Acoustique/Musique) e un team di ingegneri del suono, Bill Fontana ha registrato le vibrazioni del Campanone, rendendole udibili tramite un sistema di 12 altoparlanti di ultima generazione collocati nel portico di San Pietro. Questo sistema restituisce ogni sfumatura e sottigliezza, trasformando la campana in una “scultura sonora” che comunica pace e speranza.
Il progetto, che impiega sensori tecnologici capaci di dare voce alla Grande Campana, non è solo un’esperienza sonora, ma un’iniziativa che unisce tecnologia e spiritualità, con l’obiettivo di diffondere un messaggio universale di pace. Come ha dichiarato l’arciprete della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano e Presidente della Fabbrica di San Pietro, il cardinale Gambetti, “la tecnologia, quando al servizio della spiritualità, può amplificare messaggi di grande valore umano e universale”.
Le campane, sin dal Medioevo, hanno avuto un ruolo centrale nella vita delle comunità: scandivano il tempo, chiamavano alla preghiera, annunciavano eventi gioiosi o segnali di pericolo. San Giovanni Paolo II le definiva “la voce di Dio che invita e consola, rassicura nel silenzio e nella notte”. Papa Francesco, nel suo magistero, ha sottolineato l’urgenza di unire e invitare alla fratellanza: “ogni gesto che ci unisce, ogni voce che chiama al dialogo e alla pace è un dono per l’umanità intera”.
In questo contesto, il progetto di Bill Fontana fa ascoltare una “voce nascosta” che unisce e invita alla riflessione, rispecchiando l’importanza storica e spirituale delle campane nella tradizione cristiana.
Il Campanone di San Pietro, al centro della cristianità, diventa con questo progetto un simbolo di dialogo globale. Grazie alla tecnologia e all’arte sonora, il suo silenzio viene trasformato in un linguaggio universale che accoglie e ispira. Come sottolineato dal curatore Vattani, tra tutte le campane del mondo, il Valadier, il Campanone di San Pietro, occupa una posizione particolare al centro della Cristianità. Noi ci proponiamo di dare voce a questo silenzio. Con l’aiuto della tecnologia, renderemo udibili all’orecchio umano questi suoni nascosti, queste voci mute che la Grande Campana di San Pietro custodisce. Faremo risuonare l’invisibile e daremo nuova vita a questa grande scultura sonora affinché possa far sentire al mondo un linguaggio di pace e di speranza che tutti possano ascoltare”.
“Un evento unico, senza precedenti”, aggiunge Catricalà. “Per la prima volta una installazione di arte contemporanea è ospitata all'interno del portico di San Pietro, un posto di grande importanza e di grande intensità. Il lavoro sul campanone di San Pietro sviluppato elettronicamente dal grande pioniere delle sound art Bill Fontana, si fa scultura, un organismo in espansione che risuona all'interno del suggestivo spazio del portico. Un lavoro tra elettronica e spiritualità, tra contemporaneo e antico”.
Nato il 25 aprile 1947 a Cleveland, in Ohio, Bill Fontana è un compositore e artista multimediale statunitense, riconosciuto a livello internazionale per i suoi esperimenti pionieristici nel campo dell'arte sonora. Dagli anni '70, Fontana utilizza il suono come mezzo scultoreo per interagire e trasformare la percezione degli spazi visivi e architettonici. Ha realizzato sculture sonore e progetti radiofonici per musei e organizzazioni di trasmissione in tutto il mondo.
Le sue opere sono state esposte in istituzioni prestigiose come il Whitney Museum of American Art, il San Francisco Museum of Modern Art, il Museum Ludwig di Colonia, il Post Museum di Francoforte, i Musei di Storia dell'Arte e di Storia Naturale di Vienna, la Tate Modern e la Tate Britain a Londra, la 48ª Biennale di Venezia, la National Gallery of Victoria a Melbourne, l'Art Gallery of New South Wales a Sydney, il MAXXI a Roma e il MAAT a Lisbona.
Fontana ha inoltre realizzato importanti progetti di arte sonora radiofonica per la BBC, l'Unione Europea di Radiodiffusione, l'Australian Broadcasting Corporation, National Public Radio, West German Radio (WDR), Radio Svedese, Radio France e la Radio di Stato Austriaca. Attualmente, sta lavorando a nuove commissioni per il Kunsthaus Graz, l'Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili e la Biennale di Architettura di Venezia del 2018.
Per Silent Echoes, ha lavorato con registrazioni effettuate sulla superficie della campana Emmanuel di Notre-Dame de Parigi, che ha superato il catastrofico incendio del 2019 nella cattedrale, e con quelle delle vibrazioni generate dallo scioglimento del ghiaccio sul ghiacciaio di Dachstein in Austria. (aise)