“An italian affair”: a Copenaghen 3daysofdesign italiano

COPENAGHEN\ aise\ - Un viaggio attraverso l'eccellenza del design italiano sta per prendere vita nella Residenza dell'ambasciatore italiano a Copenaghen in occasione di 3daysofDesign, il festival del design più importante della Scandinavia, che avrà luogo dal 12 al 14 giugno proprio a Copenaghen. Ancora una volta per l’occasione la Residenza italiana aprirà le proprie porte al design Made in Italy, ospitando “An italian affair”, un progetto di Claudia Pignatale, curatrice e creative director di Secondome.
"An Italian Affair" sfida i confini del tempo, celebrando la raffinatezza, l'arte e l'innovazione del design e del Made in Italy.
In un connubio unico di tradizione e modernità, trasformeremo gli eleganti interni della residenza in un palcoscenico per le creazioni più straordinarie e iconiche, dove ogni elemento sarà protagonista e racconterà una storia di artigianato e stile italiani.
Claudia Pignatale ha chiamato a raccolta 4 marchi di design italiano, due autoproduttori, un artista e una flower designer per dare vita a questa avventura dove il design e il savoir fair italiano saranno protagonisti.
Ethimo, Fenix, Moroso e Secondome sono quattro realtà italiane che hanno come comune denominatore la passione per il design, l’artigianato ed il Made in Italy. Presenteranno all’interno della residenza una selezione di pezzi iconici che racconterà la storia dei singoli marchi.
Il racconto inizierà dal giardino dove campeggerà OUT-FIT, il progetto di Studio Adolini che porta Ethimo a creare un’inedita modalità di vivere all’aperto e di connettersi con il paesaggio, estendendo il concetto di comfort a un elemento dedicato alla ricerca dell’equilibrio tra forma fisica e benessere generale. Una struttura pensata per tenersi in forma circondati dalla natura e promuovere uno stile di vita attivo e open air, in un perfetto equilibrio tra design e funzionalità, comfort e sport, senza trascurare la sicurezza.
Nel giardino una installazione luminosa site specific di Mandalaki dove la luce artificiale delle Halo, proiettori di luce ispirati ai colori della natura, nell’intento di immergere il visitatore in un’atmosfera futuristica in cui le piante prendono i colori della luce artificiale, assorbendola e cambiando le sembianze delle stesse.
Proseguendo al primo piano una contrapposizione tra interno ed esterno artificiale dove nella prima stanza prenderà vita un giardino d’inverno grazie al talento della flower designer Barbara Mattei (Flovver), una installazione che farà da cornice ad alcuni pezzi delle collezioni Ethimo: Patio e Rotin by Zanellato Bortotto, Venexia by Luca Nichetto ed il Tavolo Bold in cemento.
Ancora nella seconda stanza sarà esposto il progetto speciale di ricerca Design Duo Double Feature curato da Federica Sala per Fenix. Un lavoro di esplorazione che investiga le molteplici potenzialità della materia e delle superfici partendo dal concetto del doppio: sei coppie di progettisti CARA \ DAVIDE, DWA Design Studio, Martinelli Venezia, Næssi Studio, mist-o e Zanellato/Bortotto sono state invitate a disegnare elementi di arredo con un duplice utilizzo, realizzati combinando i materiali FENIX® con le altre superfici del gruppo.
"Mi ha sempre affascinato come, nell’architettura e nel design in modo più rilevante rispetto ad altre discipline, siano attive diverse coppie creative”, afferma la curatrice Federica Sala. “Una coppia creativa, che lo sia solo nella vita professionale o anche in quella privata poco importa, deve necessariamente esercitare la difficile arte del dialogo e della mediazione per poter poi sintetizzare, in una soluzione progettuale, gli input di due teste differenti. Per raccontare quindi l’estrema versatilità di FENIX®, da solo o abbinato ad altri materiali, abbiamo quindi pensato di moltiplicare le teste implicate nel progetto così da stimolare il pensiero laterale e, conseguentemente, dei progetti anch’essi doppi: nella forma, nella funzione, nella trasformazione...".
Alle pareti le opere Pietra Viva di Marta Abbot, realizzate su una ricerca di colori e materiali a Carrara. Le opere sono stati realizzati in un studio di incisione storico Italiano (Fiorentino) utilizzando un inchiostro fatto di polvere di marmo di Carrara che l’artista ha raccolto in una cava.
Nella sala da ballo una installazione di Moroso + secondome.
La poltrona One Page nata dalla seduta scultorea con cui Moroso e Ron Arad scrivono un nuovo capitolo nella storia del loro sodalizio. Un'idea di poltrona dalle forme iconiche e dall'anima consapevole, espressione di quel design che fonde progettualità, ricerca e approccio artistico. Un arredo dal design scultoreo concepito seguendo idealmente la modellazione di un unico foglio di carta.
Il divano Gruuve di Patricia Urquiola, un divano di carattere per trasformare il living in un dedalo conviviale. I tavoli Mangiafuoco dove il duo Zanellato/ Bortotto per Moroso, riscoprono l’arte dello smalto a fuoco su rame: un semplice oggetto di rame, coperto di polveri vitree acquista uno splendore imprevisto, una volta cotto ad alte temperature, assumendo cromie sorprendenti e mantenendo intatta la natura del metallo.
Dalla tradizione artigianale del Vetro soffiato a lume senza stampo abbinato ad una struttura di ottone nichelato l’oggetto più iconico della collezione Secondome, quello che ha segnato l’inizio di un sodalizio con GioTirotto, i mappamondi della collezione Coexist, presentati a Copenaghen in una nuova finitura.
La madia Altamira disegnata da Simone Fanciullacci e gli sgabelli Jeunesse di Duccio Maria Gambi, frutto della collaborazione tra secondome e studio F con la direzione creativa di Claudia Pignatale, realizzati in legno di acero recuperato a Torino. Le poltroncine in ottone e velluto blu e la panca Awaiting, in velluto disegnato da Coralla Maiuri, ideate da Giorgia Zanellato.
Infine la famiglia di tavoli across in ottone ed in acciaio smaltato.
Nella Stanza del Presidente infine una installazione site specific di Vasi e Lampade in vetro di Murano dei 6AM il duo creativo formato da Edoardo Pandolfo e Francesco Palù; la loro è una ricerca in continua evoluzione che li ha portati a realizzare progetti complessi ed ambiziosi con i loro oggetti scultorei. (aise)