“Dimensionare lo spazio”: la scultura protagonista alla galleria A arte Invernizzi di Milano

MILANO\ aise\ - Si inaugura domani, mercoledì 18 settembre, presso la galleria A arte Invernizzi di Milano la mostra “Dimensionare lo spazio”, a cura di Lorenzo Madaro, che invita a riflettere su una idea di scultura intesa come rimodulazione dello spazio fisico attraverso opere la cui tridimensionalità nasce dalla alterazione della percezione visiva.
La mostra, in programma sino al 21 novembre, si concentra sui perimetri e gli ambiti di ricerca di una scultura in grado di generare riflessioni sulla forma e lo spazio. Gli artisti protagonisti del progetto espositivo hanno lavorato e lavorano investigando le radici proprie del linguaggio, esplorando la luce e il dinamismo, ma anche il rapporto tra la bidimensionalità della parete e lo sguardo espanso dell’architettura, esplicitando le specificità che la scultura ingloba costantemente.
La scultura serve a riconoscere i luoghi, a viverli e a osservarli.
All’interno di questa dicotomica e persistente relazione di connessione che sussiste tra forma e spazio, si estende un dibattito destabilizzante e straordinario, anche sul piano propriamente teorico. L’artista che in Italia ha avuto un ruolo prioritario in quest’ambito - anche sotto il profilo teorico e in anni pionieristici - è stato Nicola Carrino, da cui è preso in prestito il titolo della mostra e secondo il quale “scultura è operazione del mutare, strumento indispensabile del continuo occupare e dimensionare lo spazio”. Come evidenzia Franco Sossi nel suo Luce Spazio Strutture (1967), i presupposti di tali esperienze vanno rintracciati nel Costruttivismo degli anni Dieci del XX secolo.
La scultura pertanto diviene un linguaggio generativo di esperienze, preludio di un’architettura ulteriore rispetto a quella con cui si relaziona, ma è anche un linguaggio che esiste solo in rapporto a un ambiente. È l’opera stessa che contiene lo spazio, creandolo. Confermano tali linee teoriche le opere in mostra e i percorsi di Gianni Asdrubali, Nicola Carrino, Gianni Colombo, Lesley Foxcroft, Igino Legnaghi, François Morellet, Arcangelo Sassolino, Mauro Staccioli, David Tremlett, Antonio Trotta, Grazia Varisco e Michel Verjux.
In occasione della mostra verrà pubblicato un catalogo bilingue con un testo di Lorenzo Madaro, docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, e la riproduzione delle opere esposte. (aise)