“La Scuola di Atene / Madrasat ‘Athina”: all’IIC di Dakar il progetto di Maimouna Guerresi

DAKAR\ aise\ - In occasione della XIV edizione di Partcours, l’Istituto Italiano di Cultura di Dakar ospita la mostra “La Scuola di Atene / Madrasat ‘Athina” di Maimouna Guerresi, a cura di Caterina Riva. L’esposizione sarà inaugurata venerdì 28 novembre e resterà aperta al pubblico sino al 31 gennaio 2026.
Il progetto di Maïmouna Guerresi dialoga idealmente con “La Scuola di Atene” di Raffaello, reinterpretando l’iconico affresco rinascimentale che celebrava la sapienza maschile dell’antichità greca.
In “Madrasat ‘Athina” l’artista rende invece omaggio al sapere femminile e alla tradizione educativa del mondo africano e musulmano.
La Madrasa di Atene diventa così una scuola al femminile, in cui si distingue la figura di Ipazia d’Alessandria d’Egitto, simbolo di libertà intellettuale e conoscenza. Sotto un arco a sesto acuto, elemento distintivo dell’architettura islamica, un gruppo di studenti applaude, celebrando metaforicamente un nuovo centro del sapere.
“La Madrasa di Atene si configura come spazio simbolico di incontro tra culture, epoche e paradigmi di sapere”, spiega la curatrice Caterina Riva, “celebrando le donne che, nonostante l’esclusione, hanno custodito e trasmesso la luce della conoscenza”.
Maïmouna Guerresi, artista multidisciplinare italo-senegalese, esplora attraverso fotografia, scultura, video e installazione il rapporto tra spiritualità e realtà sociopolitica. La sua opera, radicata nell’incontro tra le culture italiana e senegalese e profondamente influenzata dalla spiritualità islamica e sufi, si distingue per un linguaggio visivo poetico e metafisico fondato sul concetto di métissage. Attraverso costumi, simboli e figure sospese tra realtà e trascendenza, Guerresi costruisce universi contemplativi che celebrano l’identità mista come chiave di lettura del mondo contemporaneo.
La mostra di Dakar si inserisce nel programma culturale 2025 dell’Istituto Italiano di Cultura, che dedica ampio spazio alla fotografia contemporanea e al dialogo tra le realtà culturali del Senegal e dell’Italia. Dopo la mostra “Daniele Tamagni – Style Is Life” e la conferenza di Simon Njami nell’ambito del progetto “Il Sole Nero. De Naples à Dakar”, questa nuova esposizione conferma l’impegno dell’Istituto nel promuovere l’arte contemporanea come strumento di riflessione sul presente e di costruzione di nuove connessioni tra Italia e Africa.
La pratica di Maïmouna Guerresi, nata in Italia e successivamente naturalizzata senegalese, abbraccia fotografia, scultura, video e installazione. La sua ricerca indaga le connessioni tra dimensione spirituale e realtà sociopolitica attraverso un linguaggio visivo di matrice metafisica. La sua visione, profondamente introspettiva, nasce dall’incontro tra le radici culturali italiane e senegalesi, nutrite dalla spiritualità islamica e sufi. Guerresi ha sviluppato un linguaggio personale fondato sul concetto di métissage: un’ibridazione espressa tramite costumi, figure, simboli e scenografie che costruiscono universi poetici e contemplativi. Le sue opere offrono uno sguardo intimo sulla spiritualità umana, ispirandosi in particolare alle tradizioni sufi del Senegal, del Sudan e del Marocco.
Attraverso la sua doppia appartenenza culturale e nazionale, Maïmouna Guerresi propone l’identità mista come condizione fondamentale del pensiero contemporaneo e come tappa essenziale del cammino umano.
Ha esposto in importanti istituzioni, tra cui: Biennale di Venezia (Padiglione Italia, 1982–1986); Documenta, Kassel, DE (1987); Fondazione Mudima, Milano, IT (1999); Museo Rocca Umbertide, Perugia, IT; Museum of Contemporary Art III, Atlanta, USA (2004); Museo Filatoio Caraglio, Cuneo, IT (2008); Lucca Digital Photo Festival, Manifattura Tabacchi, Lucca, IT; Les Rencontres de Bamako, National Museum of Bamako, Mali (2009); Central Électrique, Bruxelles, BE (2010); KIASMA Museum of Contemporary Art, Helsinki, FI; Fondazione Boghossian, Villa Empain, Bruxelles, BE; Palazzo Bevilacqua Ariosti, Bologna, IT (2011); National Institute of Design, Ahmedabad, India; Istituto Italiano di Cultura, Nuova Delhi, India (2012); Festival internazionale di fotografia Chobi Mela, Shilpakala Academy, Dhaka, Bangladesh (2013); Sharjah National Art Museum, Sharjah, UAE; National Museum Bahrain, Manama, Kingdom of Bahrain (2014); Minneapolis Institute of Art, USA (2015); Institut du Monde Arabe (IMA), Parigi, FR (2016); Museo MACCAL, Marrakech, MA; Manifesta, New York University, Zac-Zisa, Palermo, IT; LACMA, Los Angeles County Museum of Art, USA; NOMA, New Orleans Museum of Art, USA (2018); La Casa de la Cultura Les Bernardes, Girona, ES; Smithsonian National Museum of African Art, Washington DC, USA; The 13th Cairo Biennale, Egitto; Lagos Photo Festival, Lagos, Nigeria (2019); LOBA Leica Oskar Barnack Award, SCoP – Shanghai Center of Photography, Shanghai, China; Gallery Gongbech, Jeju, South Korea (2020); Kyotographie 10th Anniversary, Kyoto, Japan; Aga Khan Museum, Toronto, CA; Royal Ontario Museum, Toronto, CA; The Fall – Awa & Adama, Mariane Ibrahim Gallery, Chicago, USA (2022); The World in Common, Tate Modern, Londra, UK; Museo Ettore Fico (MEF), Torino, IT; Wereldmuseum, Rotterdam, NL; Rakfa 24, Ras Al Khaimah, UAE (2023); Crescentina – Laboratorio per l’Arte, Fubine, IT; NXTHVN, The Black Portraitures: Shifting Paradigms Conference, panel “African and Mediterraneo”, Venice Biennial, IT; Fotografiska Museum, Shanghai, CN (2024); La Création du Monde, Matèria Gallery, Roma, IT; The World in Common, C/O Berlin, Berlino, DE; A’ishah. Los caminos del Alma, Mariane Ibrahim Gallery, Mexico City, MX; Il Sole Nero, Museo Maschio Angioino, Napoli, IT (2025).
Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in tutto il mondo, tra cui: Boghossian Foundation; GAM – Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, Verona, IT; Minneapolis Institute of Art, MN, USA; NOMA Museum, New Orleans, USA; LACMA – Los Angeles County Museum of Art, USA; Museum of African Contemporary Art Al Maaden (MACAAL), Marrakech, MA; Hood Museum of Art, Dartmouth, NH, USA; 21c Museum Hotels, Chicago, IL, USA; Bill & Melinda Gates Foundation, Seattle, WA, USA; Paul G. Allen Private Art Collection, Seattle, WA, USA; Smithsonian National Museum of African Art, Washington, DC, USA; Black Gold Museum, Riyadh, SA; Norsk Film | The Moeller Collection, Oslo, NO; Marieluise Hessel Foundation, Hudson, NY, USA. (aise)