“The Cooling Solution”: la mostra fotografica arriva a Londra

LONDRA\ aise\ - The Cooling Solution è approdata a Londra il 2 settembre scorso, all’Istituto Italiano di Cultura, dopo le tappe di Venezia nel 2023 e New York nel 2024.
In programma per un mese intero nella city, The Cooling Solution è un progetto scientifico che usa il mezzo della fotografia per esplorare come persone di differente background socio-economico, in tutto il mondo, si adattino alle alte temperature e agli alti tassi di umidità, nel contesto del cambiamento climatico. Il progetto combina i risultati scientifici con le storie personali, mostrando immagini di metodi di raffreddamento inefficienti, insieme a nuove tecnologie sviluppate in Brasile, India, Indonesia e Italia.
Fotografie di Gaia Squarci, ricerca del team ENERGYA, diretto da Enrica de Cian alla Ca’ Foscari Universita’ di Venezia, e della Fondazione CMCC, curatela di Kublaiklan, coordinamento di Elementsix.
Il termine “soluzione” già, a partire dal titolo, mette in discussione il paradigma dell’adattamento. Il progetto esamina il fenomeno della crescente domanda di fornitura di aria condizionata, e i relativi effetti negativi, come anche le motivazioni per il suo crescente utilizzo, ad esempio la necessità di proteggere gli individui di salute più cagionevole. Secondo il rapporto della International Energy Agency, “The Future of Cooling”, pubblicato nel 2018, nei prossimi 30 anni verranno venduti 10 nuovi condizionatori al secondo, portando il numero totale di condizionatori installati nel mondo a 5.6 miliardi entro il 2050.
Il progetto combina la ricerca scientifica, la fotografia e le infografiche per esplorare le esperienze di coloro che soffrono le conseguenze del clima in Brasile, India, Indonesia, e Italia. Il fine è quello di rendere la conoscenza accademica accessibile al pubblico in senso ampio, grazie al potere d’impatto della fotografia.
Man mano che l’aria condizionata diventa meno costosa, è possibile che venga utilizzata anche laddove si potrebbero configurare soluzioni alternative. Il risultato è che ci ritroviamo ad essere vittime di un circolo vizioso creato da comportamenti consolidati e ambienti urbani ormai definiti dall’aria condizionata. È ormai evidente che è finito il tempo dell’uso intensivo di energia per ottenere comfort materiale. Ciò che è forse meno evidente è che il cambiamento di stile di vita non deve significare la rinuncia al comfort, un concetto i cui parametri sono dettati non solo dal clima, ma anche dalle abitudini, cultura e dinamiche socio-economiche.
All’interno di una più ampia ricerca scientifica, Brasile, India e Indonesia sono stati selezionati perché rappresentano zone tropicali e popolose le cui economie sono in crescita, mentre l’Italia fa da interlocutore occidentale. E se è vero che questi Paesi, pur con le loro differenze, si muovono in modo simile alla ricerca di un comune concetto di comfort climatico, The Cooling Solution esamina anche l’architettura vernacolare, metodi di raffreddamento alternativi, innovazione e ricerca. Viviamo in un pianeta sempre più caldo e l’aria condizionata salva molte vite. Ma ci sono sicuramente soluzioni alternative che aspettano solo di essere scoperte e utilizzate.
Questo progetto è supportato da European Research Council (ERC) e Marie Skłodowska-Curie Action, all’interno del programma di ricerca e innovazione European Union’s Horizon 2020, il Department of Economics alla Ca’ Foscari Università di Venezia, Fondazione CMCC e New Institute Centre for Environmental Humanities.
Il progetto e il catalogo, curati dalla collettiva Kublaiklan, sono stati resi possibili grazie alla ricerca condotta da Enrica De Cian e il suo team ENERGYA, la ricerca etnografica condotta da Antonella Mazzone, la ricerca di policy condotta da Marinella Davide, e le fotografie di Gaia Squarci, con il coordinamento di Elementsix.
Gaia Squarci è una fotografa e videografa che lavora tra Milano e New York, dove insegna Digital Storytelling a ICP. Gaia è una IWMF fellow e National Geographic grantee, inoltre lavora con Prospekt. Il suo background è nella storia dell’arte e fotogiornalisto. Gaia nel suo lavoro tende all’approccio personale piuttosto che alla tradizione della descrizione narrativa. Il suo lavoro si concentra su temi legati alla relazione tra gli esseri umani e l’ambiente, disabilità, vecchiaia e relazioni familiari.
Kublaiklan è una collettiva di curatori che esplora le possibili interazioni con la fotografia attraverso mostre e progetti educativi per organizzazioni, istituzioni e individui senza fine di lucro. Al contempo, esplora la cultura visiva contemporanea attraverso progetti di ricerca tendenti a promuovere l’uso cosciente della fotografia come linguaggio.
Enrica De Cian è professore di Economia ambientale alla Ca’ Foscari Università di Venezia, Dipartimento di Economia, e ricercatrice alla Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici e all’European Institute on Economics and the Environment. È un membro del comitato scientifico al New Institute Center for Environmental Humanities e ha ricevuto un ERC Starting Grant per il progetto ENERGYA (“Energy use for Adaptation”). Alla Ca’ Foscari inoltre coordina il PhD in Science and Management of Climate Change.
Antonella Mazzone è ricercatrice associata al Centre for the Environment (University of Oxford), fellow alla Oxford Martin School, affiliata con il New Institute Centre for Environmental Humanities e Fondazione CMCC. Il suo background è in humanities e scienze sociali e il suo lavoro al momento si concentra sulle relazioni tra generi, culture e conoscenza nello studio dell’energia.
Elementsix è un’agenzia specializzata nella disseminazione della ricerca e nella fornitura di servizi ad accademici di diversi campi. Elementsix e Gaia Squarci hanno supervisionato la curatela delle immagini fotografiche e relative storie, e hanno coordinato, insieme a Enrica De Cian, gli articoli scientifici per la mostra e il catalogo. (aise)