Al Theatro Municipal di Rio la mostra “Vissi d’Arte. L’Italia nei Teatri del Brasile”

RIO DE JANEIRO\ aise\ - L’opera italiana è stata per tre secoli, dal Seicento all’inizio del Novecento, la forma d’espressione artistica più spettacolare e complessa della cultura europea, alla cui creazione contribuivano compositori, librettisti, cantanti, orchestrali, registi, scenografi, costumisti, ballerini e macchinisti. Nata in Italia, l’opera divenne presto un patrimonio culturale condiviso di tutta l’Europa. I cantanti italiani viaggiavano dal Portogallo alla Russia, dalla Sicilia alla Germania, dall’Austria all’Inghilterra, facendo conoscere le opere create in Italia.
Molti compositori dall’Italia emigrarono verso altre nazioni europee, dove venivano costruiti imponenti teatri dedicati all’opera italiana. Numerosi furono anche i cantanti e i musicisti stranieri che andarono in Italia per imparare a scrivere opere italiane ed ebbero successo in Italia, come Händel, Mozart e il brasiliano Antônio Carlos Gomes. Con la morte di Giacomo Puccini, avvenuta il 29 novembre 1924, l’opera italiana cederà al cinema lo scettro di forma artistica più amata dal pubblico.
In tutta Europa l’architettura dei teatri d’opera ha seguito per secoli il modello italiano, con la forma della sala a ferro di cavallo, il pubblico disposto secondo un ordine che rispettava le classi sociali dell’epoca e i palchi affacciati come balconi sul palcoscenico, concepiti per vedere e per farsi vedere. I teatri d’opera erano costruiti nelle piazze più importanti delle città, presentavano facciate imponenti e foyer sontuosi, con colonne, statue, marmi, stucchi e decorazioni che rivaleggiavano in bellezza con i palazzi nobiliari e i più importanti edifici dell’epoca.
Anche le nuove nazioni dell’America Latina eressero ben presto i propri teatri d’opera in stile italiano, che rivaleggiarono per sfarzo e bellezza con quelli europei. Moltissimi furono gli architetti che dall’Italia giunsero nel Nuovo Mondo per costruire o decorare i nuovi tempi della lirica e non vi è capitale latinoamericana che non presenti oggi orgogliosamente un imponente teatro d’opera.
L’Istituto Italiano di Cultura di Rio de Janeiro, nel celebrare i 150 anni dell’immigrazione italiana in Brasile e i 100 anni della morte di Puccini, ha organizzato la mostra “Vissi d’Arte. L’Italia nei Teatri del Brasile”, che si è aperta il 14 luglio al Theatro Municipal di Rio, uno dei più bei teatri dell’America Latina e una delle più splendide testimonianze del contributo degli artisti italiani e italo-brasiliani alla costruzione della Cidade Maravilhosa.
L’esposizione sarà aperta al pubblico con ingresso libero sino al 2 settembre. (aise)