“Le Divisament dou Monde”: i disegni di Marco Polo arrivano a Pechino

PECHINO\ aise\ - Un evento importante che rappresenta un grande riconoscimento per l’arte italiana: dal 31 dicembre al 31 gennaio prossimi, uno dei musei più grandi della Cina, il China Millennium Monument Contemporary Art Museum di Pechino, ospiterà “Le Divisament dou Monde: disegni italiani sull’Estremo Oriente”, la mostra di disegni dedicati a Marco Polo ideata e realizzata da Fondazione Garuzzo in occasione del settecentenario della morte del grande esploratore veneziano.
Curata da Angela Tecce, l’esposizione è realizzata in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), l’Ambasciata d’Italia a Pechino e l’Istituto Italiano di Cultura di Pechino.
Dopo il grande successo della prima tappa ad Hangzhou, da maggio a luglio del 2025, ora la mostra fa il bis in Cina e approda a Pechino, in una delle più importanti istituzioni internazionali di settore, punto di riferimento assoluto per l’arte e la cultura contemporanea cinese. Un vero e proprio riconoscimento per l’arte contemporanea italiana e per l’impegno di Fondazione Garuzzo nella promozione del dialogo culturale tra Italia e Cina.
Dedicata alla figura di Marco Polo nel settecentesimo anniversario della sua morte, “Le Divisament dou Monde” celebra il viaggio, l’incontro tra culture e l’eredità di uno scambio che, dal XIII secolo a oggi, continua a nutrire l’immaginario artistico e culturale. Attraverso il linguaggio essenziale e universale del disegno, la mostra mette in dialogo 44 artisti italiani, dai grandi Maestri alle voci più interessanti della scena contemporanea, indagando l’influenza visiva, simbolica e culturale dell’Estremo Oriente sull’arte italiana.
Il disegno, inteso come forma primaria di conoscenza e come “scrittura del pensiero”, assume un ruolo centrale in un contesto – quello cinese – che vanta una tradizione millenaria di attenzione e rispetto per il lavoro su carta e per la calligrafia. Le opere esposte, alcune realizzate appositamente per il progetto, si configurano come un omaggio allo spirito di osservazione, esplorazione e apertura che animò il viaggio di Marco Polo e che ancora oggi ispira nuove narrazioni visive.
Il titolo della mostra richiama la prima versione in lingua franco-veneta del Milione, “Le Divisament dou Monde”, ovvero “la descrizione del mondo”: un’espressione che sintetizza perfettamente l’intento dell’esposizione, offrire uno spaccato dell’immaginario contemporaneo italiano profondamente intrecciato alla cultura dell’Estremo Oriente. (aise)