“Thoughts in the Roots”: a Londra la prima grande retrospettiva di Penone

Giuseppe Penone, Respirare l'ombra (To Breath the Shadow), 1999 Rete metallica, foglie di alloro, bronzo Dimensione totale determinata dallo spazio Veduta dell'installazione Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea Foto © Archivio Penone
LONDRA\ aise\ - Dopo la cerimonia in Ambasciata, è stata inaugurata alla Serpentine Gallery di Kensington Gardens a Londra la mostra di Giuseppe Penone “Thoughts in the Roots”, la prima e più completa mai realizzata nel Regno Unito sul lavoro del Maestro.
Curata da Claude Adjil e Hans Ulrich Obrist con Alexa Chow e supportata dall’Istituto Italiano di Cultura di Londra, “Thoughts in the Roots” riunisce sino al 7 settembre le opere di Giuseppe Penone dal 1969 a oggi.
Con una carriera lunga oltre cinque decenni, Giuseppe Penone ha creato un vasto corpus di opere che comprende scultura, disegno, pittura, installazione e fotografia. Nato nel 1947 a Garessio, un villaggio vicino a Cuneo, Penone è stato profondamente influenzato nella sua pratica artistica dai paesaggi boschivi dell'Italia settentrionale, che hanno plasmato la sua visione della relazione tra esseri umani e natura. “Thoughts in the Roots” illustra questo fascino di Penone per l'interazione tra processi organici e artistici.
Figura di spicco dell'Arte Povera, movimento influente emerso in Italia negli anni '60, che celebrava la semplicità dei materiali naturali e delle tecniche artistiche, Penone sperimenta con un'ampia gamma di materiali, tra cui legno, ferro, cera, bronzo, terracotta, marmo e gesso, portando alla ribalta le loro qualità fisiche individuali. La mostra incarna i principi chiave del lavoro di Penone, ovvero la sinergia tra processo artistico e naturale e la relazione poetica tra esseri umani e ambiente. Attraverso una serie di sculture e installazioni, i visitatori scopriranno i modi delicati e insieme potenti con cui Penone rivela le strutture, i ritmi e i gesti nascosti della natura.
La mostra alla Serpentine South si estende nel parco circostante con tre sculture monumentali in bronzo che, posizionate nei giardini di Kensington, creano un dialogo tra l’ambiente artistico e quello naturale, dando risalto al motivo ricorrente degli alberi nell’opera di Penone.
“Tutto il mio lavoro è una prova per esprimere la mia adesione e appartenenza alla natura ed è con questo pensiero che ho scelto le opere per la mostra”, spiega l’artista. “I due percorsi che ho creato, all'interno della galleria e all'esterno, nel parco, diventano due giardini integrati”.
Giuseppe Penone, che oggi vive e lavora a Torino, in oltre mezzo secolo di carriera ha esposto le sue opere in alcune delle più importanti istituzioni di tutto il mondo, tra cui la Galleria Borghese di Roma, il Centre Pompidou di Parigi, il Philadelphia Museum of Art, il Mart di Rovereto, il Louvre di Dubai e e il Rijksmuseum di Amsterdam, solo per citarne alcune. Il suo lavoro è stato anche presentato in eventi internazionali di prestigio come Documenta e la Biennale di Venezia. (aise)